Pubblicato il 19/07/2023
POLITICA
Ph. Andrea Annaloro

Caltagirone ricorda la strage di via D'Amelio



A 31 anni dalla strage di via D’Amelio, Caltagirone è tornata ricordare Paolo Borsellino, gli agenti della scorta e le altre vittime della mafia. 

 

La deposizione di una corona d'alloro nell'albero di piazza Falcone e Borsellino, un minuto di silenzio e una serie di interventi, nell'aula magna a piano terra del Palazzo di Giustizia.

 

Così, a 31 anni dalla strage di via D’Amelio, Caltagirone è tornata ricordare Paolo Borsellino, gli agenti della scorta e le altre vittime della mafia. 

 

A prendere la parola il presidente facente funzioni del Tribunale Giuseppe Tigano ("Onore a Paolo Borsellino e al suo grande e meticoloso lavoro. La strada per il riscatto del Paese è ancora lunga"), il vicesindaco Paolo Crispino, che ha sottolineato come sia importante "contrastare l'illegalità in ogni sua forma e far comprendere appieno ai più giovani cosa furono quegli anni".

 

Per il Comune presenti il presidente del Consiglio Francesco Incarbone, assessori - l' assessore alla Legalità Giuseppe Fiorito ha evidenziato a margine "il valore dell' impegno contro ogni forma di indifferenza" - e consiglieri. A rappresentare la Procura il sostituto Alessandro Di Fede.

 

Sono poi intervenuti il componente del Consiglio dell' Ordine degli avvocati Gianfranco Morello ("Invochiamo la verità sulle stragi e sui tanti misteri di mafia"), il presidente del Consiglio dell'Ordine forense Giovanni Russo ("Ciascuno faccia il proprio dovere per un Paese migliore"), con quest'ultimo che ha evidenziato la presenza dell'Avvocatura nelle sue diverse articolazioni (la presidente Comitato pari opportunità Rossana Distefano, il presidente Camera penale Massimo Alì e il presidente Aiga Emanuele Alberghina).

 

Folta la rappresentanza di autorità civili e militari, delle associazioni e dei partiti politici.

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