Pubblicato il 27/03/2019
POLITICA
ph. Il Sette e Mezzo

Caltagirone, sì a incentivi a coloro che adottano i cani randagi del canile convenzionato col Comune



Il provvedimento è stato approvato all'unanimità. Approvati, a maggioranza, anche altri due provvedimenti: la comunicazione su un prelievo dal Fondo di riserva del 2018; e la conferma delle aliquote tributarie previgenti in materia di Imu, Tasi e addizionale Irpef per il 2019.


Il Consiglio comunale si è riunito lunedì sera ma, per la sopravvenuta mancanza del numero legale, è stato riconvocato per la sera di martedì 26 marzo, quando ha infine approvato tre provvedimenti. Il primo è relativo alla comunicazione su un prelievo dal Fondo di riserva del 2018 (intervento di Luca Distefano che, in qualità di presidente, ha illustrato i lavori della I commissione, “nel segno dell’operosità”), che ha ricevuto l’ok con 8 voti favorevoli e l’astensione di due consiglieri.


Sono state altresì confermate le aliquote tributarie previgenti in materia di Imu, Tasi e addizionale Irpef per il 2019: il via libera è stato dato con 9 sì e 5 astenuti, con le critiche all’Amministrazione da parte di Cristina Navarra e Vincenzo Di Stefano (d’accordo nello stigmatizzare “la mancata, compiuta illustrazione di una scelta che, essendo politica e traducendosi nella conferma delle aliquote massime, va motivata adeguatamente”) e la replica dell’assessore Francesco Caristia, che ha parlato di “decisione ponderata e responsabile dell’esecutivo”.


Approvato, inoltre, il regolamento per l’adozione dei cani randagi ricoverati nel canile convenzionato col Comune (che prevede incentivi per coloro che li adottano), esitato all’unanimità dei presenti. Su quest’ultimo argomento l’assessore Caristia ha evidenziato che “così si centra il duplice obiettivo di migliorare gli standard di benessere degli animali e di limitare i costi del randagismo a carico dei cittadini”. Il presidente Massimo Alparone ha sottolineato “gli effetti positivi della nuova regolamentazione, che scaturisce anche dalla proficua collaborazione e dagli input avutisi in Consiglio”. Ne hanno rilevato i vantaggi per la comunità Luca Distefano quale presidente della commissione competente, Vincenzo Di Stefano (che ha ricordato “le altre cose da fare, come il censimento e il monitoraggio della popolazione dei randagi”), Cristina Navarra (che si è augurata sia “il primo passo verso una serie di efficaci politiche sul tema”), Lara Lodato, che ha concorso a integrare il provvedimento con qualche emendamento “per migliorarne alcuni aspetti”, e Maria Di Costa, che ha riproposto “l’individuazione, in ogni quartiere, di un referente per verificare la presenza di randagi”.


Prima della chiusura della seduta, è stata ufficializzata la presentazione di un ordine del giorno – firmatari Cristina Navarra, che aveva in precedenza sottolineato il carattere “bipartisan e per la città” dell’iniziativa, Elisa Privitera e Vincenzo Di Stefano – contro la soppressione delle unità operative del Turismo e del Museo regionale della Ceramica di Caltagirone.


La seduta di lunedì 25, prima di sfociare in un nulla di fatto, era stata caratterizzata dalle comunicazioni di numerosi consiglieri: Aldo Lo Bianco aveva lamentato “la sempre più pericolosa assenza di una seria politica turistica”; Andrea Bizzini aveva chiesto “interventi per ripristinare al meglio la pavimentazione davanti al monumento a Gualtiero”; Piera Iudica aveva sollecitato “controlli per evitare la sporcizia provocata dalle deiezioni dei cani”; Marco Failla aveva stigmatizzato “le pessime condizioni igieniche in cui versa la città comprese le periferie”; Sergio Domenica aveva chiesto “la tempestiva ricollocazione dei cassonetti dei rifiuti attigui all’area attrezzata nella frazione di Santo Pietro”; Vincenzo Di Stefano aveva qualificato come “sbagliata e penalizzante per Caltagirone” la decisione del Governo regionale di sopprimere l’unità operativa del Museo della Ceramica; Roberto Gravina aveva reiterato la propria richiesta di chiarimenti, ritenuti “indifferibili”, su un debito fuori bilancio; Mario Polizzi aveva posto l’accento “sulla scarsa pulizia che purtroppo si registra in città”; Maria Di Costa aveva domandato “il ripristino dei servizi dell’Ufficio informagiovani”; il presidente Massimo Alparone, alla luce dell’imminente chiusura del Cara, aveva proposto “un approfondimento delle iniziative in atto per <risarcire> il territorio”.


Infine, su proposta del vicepresidente Francesco Incarbone, l’assise aveva osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime della strage aerea dello scorso 10 marzo in Etiopia. L’assessore Caristia aveva risposto alle diverse sollecitazioni, assicurando “impegno e interventi concreti per risolvere le problematiche evidenziate” (per esempio, con il ritorno dei cassonetti a Santo Pietro nel fine settimana e con il potenziamento dei controlli in materia di rifiuti) e indicando in alcune iniziative promosse o in cantiere “i segnali inequivocabili di un concreto attivismo nel settore turistico”. Il Consiglio tornerà a riunirsi alle 20 di lunedì 1 aprile per proseguire la trattazione degli argomenti all’ordine del giorno.

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