Pubblicato il 11/05/2019
ATTUALITÀ

“Stay calm, we are Italian, you are safe!”, Mare Jonio “Così abbiamo salvato 30 naufraghi da da guerra e prigionia“



Sul sequestro della nave da parte della  Guardia di Finanza, Mare Jonio commenta seccamente: Voi avreste riportato Alima e gli altri in Libia, nell'inferno della guerra e della negazione dei diritti umani? Se questa è l'accusa, per noi è una medaglia”.


di Giacomo Belvedere

“Stay calm, we are Italian, you are safe!”. “Thank you, we are from hell”. Grazie, per averci salvati dall’inferno. Queste le prime parole di gratitudine rivolte ai loro soccorritori dai 30 naufraghi, salvati il 9 maggio scorso da Mare Jonio, mentre erano alla deriva nel Mediterraneo. I miganti sono sbarcati ieri a Lampedusa. Il video è stato postato oggi, proprio quando infuriano le polemiche sulla gestione politica dell’immigrazione, anche all’interno del Governo,  e si fa duro lo scontro tra la Ong Mediterranea e il Viminale.


Nel 2019 meno sbarchi, meno reati commessi, meno morti in mare. Se qualcuno rimpiange i porti aperti che portavano in Italia più clandestini e facevano morire in mare più persone, sappia che avrà nel sottoscritto un avversario irriducibile, ha tuonato Salvini. Ma la realtà drammatica di questi giorni smentisce il ministro dell’Interno.


Ieri, secondo quanto riferito da Alarm Phone, il centralino di soccorso ai migranti nel Mediterraneo, sono almeno 70 i migranti annegati in acque internazionali, a 40 miglia dalla città tunisina di Sfax. Oggi, la guardia costiera tunisina ha intercettato in acque nazionali un’imbarcazione in difficoltà al largo di Jebeniana, 35 km a nord di Sfax, con a bordo 46 migranti, dei quali 20 donne, in gran parte di Paesi sub-sahariani, oltre a 6 tunisini. Lo ha appreso l'ANSA da fonti qualificate.


“Con il sostegno di tutte e tutti voi abbiamo salvato 30 persone dalla guerra e dalla prigionia. Ci salviamo tutti insieme”, dichiara oggi Mediterranea, la Ong proprietaria di Mare Jonio.

Sul sequestro della nave da parte della  Guardia di Finanza, con l'accusa all’equipaggio di aver favorito l’immigrazione clandestina (ma nessun fascicolo è sinora stato aperto presso la Procura di Agrigento), Mare Jonio commenta seccamente: Voi avreste riportato Alima e gli altri in Libia, nell'inferno della guerra e della negazione dei diritti umani? Se questa è l'accusa, per noi è una medaglia. Noi non ci arrendiamo, e per continuare abbiamo bisogno del vostro sostegno”.

E posta una foto di Alima, la bimba di due anni, sorridente in braccio alla madre. “Alima, due anni, salvata il 9 maggio2019. Il suo sorriso è il miglior modo per ringraziarvi”, recita la didascalia. Quando un'immagine vale più di mille parole.

VIDEO



© RIPRODUZIONE RISERVATA


Commenta
Il tuo commento verrà pubblicato previa approvazione. Soltanto il nickname sarà visibile a tutti gli utenti.