Pubblicato il 14/09/2016
POLITICA

Caltagirone, votato odg sulla TAO dal Consiglio comunale



di Giacomo Belvedere

Un ordine del giorno è stato votato, con 23 voti a favore e uno contrario della consigliera Lodato del M5S, dal Consiglio comunale di Caltagirone, convocato in seduta straordinaria il 14 settembre alle ore 20. Il documeno impegna l’Asp di Catania ad assicurare e potenziare il servizio di sorveglianza della Terapia anticoagulante orale (Tao) presso l’ospedale “Gravina”.

La richiesta di convocazione del Consiglio comunale in seduta straordinaria e urgente era stata avanzata dai nove consiglieri d’opposizione (primo firmatario Vincenzo Di Stefano, altri sottoscrittori Simone Amato, Marco Failla, Mario Polizzi, Cristina Navarra, Aldo Lo Bianco, Giuseppe Carnibella, Elisa Privitera e Lara Lodato).

Nella prima decade di agosto, era scattato l’allarme in città, perché alcuni cittadini avevano denunciato l’interruzione del servizio Tao presso il nosocomio calatino, con conseguenti disagi e preoccupazioni per il migliaio circa di pazienti del territorio con patologie cardio vascolari. A seguito di denunce, proteste e prese di posizione, la dirigenza dell’Asp di Catania ha chiarito che il servizio sarebbe stato erogato per l’intero mese di agosto con le rassicurazioni e l’impegno a pervenire ad una soluzione stabile, duratura e definitiva del problema.

Nel documento presentato e votato in Consiglio si fa riferimento alla necessità di una corale difesa e di adeguate iniziative finalizzate a questo scopo e si auspica, fra l’altro, che non solo si assicuri la normale attività del centro Tao di Caltagirone, ma anzi lo si rafforzi, affidando ad esso, sulla base di un progetto, l’estensione dell’attività a tutta la provincia in modo da rendere possibili le prestazioni anche a quelle realtà territoriali a cui l’accesso è oggi negato. Si chiede inoltre che la Regione dia riconoscimento e inserisca l’attività clinica di sorveglianza della Tao nell’ambito della telemedicina.

Tutti gli interventi, pur con distinguo e sfumature (critiche al governo Crocetta sono piovute dalla maggioranza), hanno sostanzialmente condiviso il documento dei firmatari.

In campo inoltre  due proposte: la consigliera Navarra ha suggerito la costituzione di una commissione ad hoc. La consigliera Barresi ha sottolineato che c’è già una commissione demandata a trattare le questioni legate alla Sanità.

La consigliera Navarra, nel suo intervento di replica ha precisato che l’organo che si vorrà mettere in campo, sia chiamata commissione o osservatorio,  “sia un organismo proposto dal Consiglio comunale, ma costituito da tecnici”.

IL NO DEL M5S – A sorpresa il voto della consigliera Lodato, che si è smarcata, ritirando la propria firma. “Non conoscevamo a fondo la tematica in questione – ha spiegato nel suo intervento in aula. “Tuttavia sulla base di quanto letto sulla stampa locale e sui social non potevamo non essere d’accordo sull’importanza di questo servizio per garantire il diritto alla salute dei pazienti cardiopatici che necessitano di terapia anticoagulante e dunque ho firmato la richiesta avendo inteso che fosse in gioco la sospensione del servizio”.

Cosa ha dunque fatto cambiare idea?Documentandosi sulla questione – continua Lara Lodato – “abbiamo appurato che non c’è mai stata nè la volontà nè la previsione di sospendere il servizio (che di fatto non è mai stato sospeso)”.

Secondo la consigliera calatina, “già un anno fa, esattamente nel luglio 2015 era stata richiesta un’altra unità medica e tale unità medica non era stata attivata per mancanza di disponibilità dei medici presenti nella graduatoria” e “per sopperire a questa mancanza di un’unità medica, il direttore dell’unità operativa di Patologia Clinica responsabile del Centro TAO dr. Neri aveva proposto che il servizio venisse affidato ad altra unità operativa del Presidio Ospedaliero, unità abilitata ad eseguire la terapia con pari professionalità”. Inoltre “è già stato individuato il dirigente medico che prenderà servizio il 16 settembre fra 2 gg.”. “Stiamo facendo un Consiglio straordinario… sul nulla. A fronte invece di ben altre emergenze del nostro ospedale” – ha concluso la consigliera del M5S. Che ci ha precisato non essere affatto contro il centro TAO, e il suo potenziamento” e di essere anche favorevole alla costituzione di un tavolo tecnico, ma di “non accettare la strumentalizzazione di un problema sull’onda emotiva”. Una posizione che farà senz’altro ancora discutere.

IOPPOLO: “UN’OCCASIONE PER RILANCIARE” – “Quando si parla di sanità non è mai tempo perduto. Una buona occasione per discutere, dibattere e rilanciare”. Così il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo. Che dà merito ai firmatari della richiesta, che condivide in toto, di aver sollevato un problema. Ioppolo, con un’aggiunta bipartisan, riconosce agli onorevoli Burtone e Cappello l’impegno profuso nella questione Sanità del Calatino.

Il Sindaco mette il dito nelle altre questioni aperte al nosocomio Gravina: ostetricia, anestesia, medicina generale. “Ho trattenuto la delega alla Sanità  – dichiara – per seguire personalmente la situazione e tenete alta l’attenzione”. E spiega che in progetto c’è una Commissione consultiva permanente tra l’amministrazione e Asp.

“Terrò conto della proposta del Consiglio, qualunque sia, sia quella della Navarra o quella della Barresi” e aggiunge: “Il progetto della rete ospedaliera non deve essere una riforma imposta ma deve tener conto della specificità siciliana che va difesa: la viabilità”. Il primo cittadino calatino invita infine a tener conto non solo di Caltagirone, ma anche di tutto territorio e dà la sua solidarietà al Sindaco di Niscemi che si sta battendo per il mantenimento del Pronto soccorso.

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