Pubblicato il 06/06/2019
SOCIETÀ

Scordia, alluvione Ottobre 2018: conferita “cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri”



Il 13 maggio 2019, il Consiglio Comunale, aveva deliberato il conferimento della “cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri” per l’impegno profuso e l’intensa attività svolta in favore della popolazione, con un effetto di grande valore sociale, incentivo della fiducia dei cittadini nelle istituzioni e sprone per una rapida ripresa dai tragici eventi.


Stamattina, alle ore 11,00, presso l’aula consiliare del Comune di Scordia, il Sindaco Francesco Barchitta, alla presenza del Consiglio Comunale e di altre Autorità militari e civili, ha conferito la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri, consegnando l’attestato al Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, Generale di Divisione Giovanni Cataldo, come segno di riconoscenza della comunità scordiense all'Arma, per l’attività di soccorso prestata durante l'alluvione del 19 ottobre 2018.


Il 13 maggio 2019, il Consiglio Comunale, aveva deliberato il conferimento della “cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri” per l’impegno profuso e l’intensa attività svolta in favore della popolazione, con un effetto di grande valore sociale, incentivo della fiducia dei cittadini nelle istituzioni e sprone per una rapida ripresa dai tragici eventi.


Ancora è vivo il ricordo della terribile notte del 19 ottobre 2018, quanto una pioggia torrenziale si abbattè sull’area del Calatino ed in particolare sui territori dei Comuni di Scordia, Ramacca e Palagonia. Tra l’una e le tre del mattino caddero oltre 200 mm di acqua, quasi la metà delle precipitazioni che, complessivamente, si verificano in un anno in quel territorio. Il fenomeno assunse ben presto la caratteristica di una vera e propria alluvione, con l’esondazione di numerosi corsi d’acqua ed un repentino accumulo di detriti di ogni genere sulle strade, allagate e rese impraticabili anche dal fango.


Scattato l’allarme e alle prime richieste di aiuto, immediata fu la risposta dei Comandi dell’Arma, che attivavarono ogni risorsa per acquisire le necessarie informazioni sullo stato del territorio, caratterizzato dalla presenza di numerose abitazioni, anche isolate, nelle vaste aree rurali e per avviare le prime attività di soccorso, in attesa degli assetti specializzati della protezione civile, dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito Italiano.


In particolare, la città di Scordia subiva decine di allagamenti di scantinati, garage abitazioni, raggiunte dall’acqua e dal fango che aveva trasformato alcune strade in veri e propri fiumi. Continue giungevano le segnalazioni di abitazioni rimaste completamente isolate per l’impraticabilità delle strade, ostruite dal fango o dai consistenti detriti trasportati dalla furia dell’acqua.


Con tutte le difficoltà della situazione e nonostante il fango avesse invaso anche lo stesso piazzale della caserma, i militari della locale Stazione Carabinieri, con i loro mezzi fuoristrada e con quelli immediatamente giunti in supporto dai limitrofi Comandi, si adoperarono senza sosta per prestare il primo soccorso, intervenendo, tra l’altro, presso:

  • la struttura per anziani “Villa Sant’Andrea”, sulla S.P. 28, dove unitamente al personale del 118 prestarono soccorso ad una donna, che cadendo aveva riportato un grave trauma alla testa, riuscendo a farla trasferire in ospedale, con l’ausilio di un’eliambulanza;

  • una famiglia, raggiunta a piedi con la Croce Rossa in Contrada Mandre, nei pressi del cimitero, dove una donna aveva bisogno di cure urgenti, per una particolare patologia;

  • alcune famiglie rimaste isolate in Contrada Barona, completamente inondata da acqua e fango;

  • una famiglia in Contrada Di Mauro, rimasta isolata per l’interruzione della strada e raggiunta a piedi dopo un percorso su terreno sterrato di circa 3 km.;

  • una famiglia in Contrada Scorciacavallo, poi evacuata, rimasta isolata in un’area franosa sotto una collina;

  • una famiglia in Contrada Gabelluzza, rimasta bloccata in casa per la rottura degli argini del fiume Ippolito;

  • numerose abitazioni del centro abitato, con garage o scantinanti allagati.


Durante l’evento e nelle ore immediatamente successive la Stazione dei Carabinieri di Scordia diventò il centro di coordinamento di tutti i soccorsi, a stretto e diretto contatto con le Autorità locali, per la raccolta delle segnalazioni, la valutazione delle priorità ed il consecutivo intervento. Successivamente, una volta liberate le principali vie di comunicazione e man mano che affluivano i soccorsi esterni, con gli assetti specializzati dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito e della Protezione Civile, i militari dell’Arma si adoperarono per guidarne l’intervento, sfruttando la profonda conoscenza del territorio e le possibilità di raggiungere le località isolate anche attraverso percorsi alternativi.

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