Pubblicato il 08/07/2016
ATTUALITÀ

Piscina Comunale, botta e risposta tra Csti e Amministrazione. Stamattina il sopralluo



Una querelle senza fine quella della piscina Comunale di Caltagirone gestita per 25 anni dalla cooperativa CSTI. L’impianto sportivo che ha ospitato generazioni di ragazzi, sportivi, famiglie, quest’estate non ha ancora aperto i battenti. Tra la coop e l’ente Comunale c’è un contenzioso aperto. Una frattura avvenuta con l’inizio del governo Bonanno e portata avanti dal commissario Mario La Rocca. Il neosindaco Gino Ioppolo, la scorsa settimana, ha incontrato i gestori dell’impianto, per tentare di trovare un accordo. «Poiché è preciso interesse dell’Amministrazione comunale – riferisce Ioppolo – riconsegnare, nei tempi più brevi possibili, alla fruizione della città, l’importante impianto sportivo, ho proposto alla cooperativa una transazione ritenuta favorevole per entrambe le parti: il privato e il Comune. I rappresentanti della Csti hanno espresso la volontà di continuare il contenzioso giudiziario con il Comune e si sono dichiarati indisponibili ad attivarsi per la riapertura della piscina e per la sua gestione nel prosieguo e sino alla pubblicazione di un nuovo bando pubblico. A questo punto – aggiunge il primo cittadino – fermo restando l’intendimento dell’Amministrazione di riaprire la piscina in tempi brevi, saranno presto adottate altre iniziative che ci auguriamo consentano di centrare l’obiettivo fortemente voluto». Il presidente del CSTI, Andrea Mezzogiorno,  dalla sua pagina facebook  spiega le ragioni che lo hanno spinto a non accettare: «La proposta transattiva dell’Amministrazione Comunale non presentava i requisiti minimi ed essenziali per ritenerla idonea al proseguimento dell’attività di gestione della piscina, in quanto limitata al solo periodo estivo, in attesa della pubblicazione di un nuovo bando e soprattutto con la richiesta di rinunciare alle nostre pretese risarcitorie. I soci e lavoratori –  prosegue Mezzogiorno –  che per 25 anni hanno gestito l’impianto, hanno subito un grave ed irreparabile torto ed un’ingiustizia morale ed economica in quanto l’Amministrazione precedente non ha ritenuto rispettare un contratto pubblico tantomeno il diritto alla salvaguardia occupazionale dei lavoratori e neanche il riconoscimento della promozione natatoria avvenuta in questo lunghissimo periodo».

Nella prima seduta consiliare che si è tenuta, ieri 7 luglio, l’argomento piscina è stato più volte trattato, pur non essendo tra i punti all’ordine del giorno.  Il consigliere Vincenzo Di Stefano (PD), dai banchi dell’opposizione, nel ribadire alla nuova amministrazione  di voler fare «un’opposizione costruttiva ma senza sconti», ha evidenziato che «per esempio, sulla piscina l’Amministrazione è partita col piede sbagliato». Dalla maggioranza, Vincenzo Gozza ha chiesto «l’istituzione di una commissione d’inchiesta che faccia luce sulla vicenda».

Ph. Andrea Annaloro

Ph. Andrea Annaloro

STAMANE IL SOPRALLUOGO – All’indomani del consiglio comunale gli assessori Sergio Gruttadauria, vicesindaco con delega anche ai Lavori pubblici  e l’assessore allo Sport Vito Dicarahanno effettuato, insieme al dirigente comunale Ignazio Alberghina e ai funzionari dell’Utc e dell’ufficio Sport, un sopralluogo tecnico all’interno della piscina comunale, chiusa da circa un anno. «Siamo rimasti allibiti – ha detto Gruttadauria al termine del sopralluogo – perché una struttura pubblica così significativa non può essere abbandonata in questo modo. Al di là degli aspetti relativi alla custodia dell’impianto, che siamo impegnati ad approfondire, si registrano, purtroppo, tanti danni, per i quali, se dovessero esserci responsabilità di qualcuno, avvieremo ogni utile azione in ogni sede opportuna. Stiamo verificando tutto ciò che occorre per rimettere in sesto l’impianto, in particolar modo la piscina scoperta. La musica è cambiata – ha concluso il vicesindaco –. Un bene pubblico come la piscina è davvero tale nella misura in cui lo si preservi e lo si apra davvero alla piena fruizione, cosa che è nostra volontà fare». 

Dure anche le parole del neo assessore Dicara: «Un bene come questo non può essere tenuto in queste tragiche condizioni, che è giusto tutti i cittadini conoscano e che lo rendono, oggi, decisamente inutilizzabile. Faremo di tutto affinché, come sostenuto in campagna elettorale, la piscina esterna possa essere riaperta nel più breve tempo possibile. Verificheremo se, su quanto si registra, vi sono responsabilità di alcuno. Intanto – ha proseguito Dicara – è preciso intendimento dell’Amministrazione avviare, nella massima trasparenza, qualunque procedura possa rivelarsi utile alla riattivazione di questo importante impianto».

Non tarda ad arrivare la reazione del presidente del CSTI, Andrea Mezzogiorno, secondo cui «nulla è cambiato rispetto alla controversia iniziata con il Sindaco Bonanno» e «rimangono slogan  i segnali di riconciliazione e riappacificazione sociale lanciati in campagna elettorale». «Non ero a conoscenza del sopralluogo – ha dichiarato al Sette e Mezzo – né tantomeno informato delle intenzioni dell’Amministrazione Comunale. Si respinge ogni e qualsiasi tentativo di addebitarci la responsabilità di carenze strutturali e atti vandalici avvenuti presso la piscina comunale. Gli organi preposti sono stati opportunamente informati di atti vandalici verificatisi in questi giorni. Prova ne è che nel mese di aprile e maggio i tecnici comunali hanno effettuato sopralluoghi con le ditte interessate alla gestione della piscina, come previsto dal bando di gara del 4 Aprile 2016, non riscontrando tali deplorevoli atti. È evidente che l’intenzione dell’Amministrazione Comunale è quella di avviare ulteriore controversia legale che certamente ci troverà adeguatamente preparati con documentazione e perizie a supporto delle nostre ragioni e della dimostrazione del disinteresse tenuto per tantissimi anni dagli uffici preposti nell’ottemperare agli obblighi contrattuali previsti a carico dell’ente, relativamente agli interventi di manutenzione necessari ed urgenti per la conservazione dell’impianto sportivo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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