Pubblicato il 31/08/2019
AMBIENTE
ph. Il Sette e Mezzo

Caltagirone, “Ne abbiamo le scarpe piene”: cittadini esasperati da marciapiedi imbrattati da deiezioni animali



L’ordinanza sindacale che obbliga i proprietari di cani a raccogliere le deiezioni, con  multe dai 25 ai 500 euro, raddoppiate in caso di reiterazione, è largamente inosservata. E sui marciapiedi i cittadini e turisti sono costretti fare la gimkana.  

di Giacomo Belvedere


“Ne abbiamo le scarpe piene. Pulisci dove il tuo cane sporca”. Il cartello, posto in un'aiuola, in via p.pe Umberto a Caltagirone, è eloquente. Nonostante  divieti e multe, persiste a Caltagirone la cattiva abitudine di portare “Fido” a spasso per fare i suoi “bisognini”, senza preoccuparsi  di pulire là dove il cane sporca. Il cartello è il segno che c’è chi è stanco di dover fare la gimkana per evitare, durante il passeggio per le vie della città, di avere lo spiacevole inconveniente di calpestare le deiezioni degli cari animali.


Perché, sarà anche che, come asserisce un luogo comune, porti fortuna calpestare le feci di un cane per strada, sono fortune che chiunque vorrebbe evitare. E non sono certo uno spettacolo gradevole per il turista i marciapiedi pieni di deiezioni.

Eppure l’inosservanza di questa elementare regola di educazione civica potrebbe costare caro al padrone dell’animale, che “dimentichi” di raccogliere prontamente da strada il maleodorante “portafortuna” lasciato dal suo cane. Le multe previste vanno dai 25 ai 500 euro, raddoppiate in caso di reiterazione della violazione.


I corretti comportamenti di chi porta il cane a passeggio, sono regolati dall’art. 2 comma 9, dell’ordinanza sindacale del 29 marzo 2019, su “Misure contingibili ed urgenti di controllo e di contrasto all'emergenza randagismo canino nel territorio del Comune di Caltagirone per l’Anno 2019”. L'articolo specifica a chiare lettere che i cani, circolanti nelle vie pubbliche, nei luoghi aperti al pubblico, nonché nei luoghi in comune degli edifici condominiali, devono essere condotti al guinzaglio, e i proprietari/detentori dovranno avere al seguito strumenti idonei per la raccolta delle deiezioni, e museruola rigida o morbida, da applicare in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti. Nel caso di cani di indole aggressiva è sempre necessario applicare la museruola.


Salvo il fatto costituisca reato e fatta salva l’applicazione delle sanzioni previste da norme speciali, ad ogni violazione della stessa si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro. In caso di reiterazione della stessa violazione la sanzione corrispondente sarà raddoppiata e qualora ulteriormente reiterata si applica l’Art. 650 del C.P.

Le sanzioni salgono dagli 86 ai 520 euro (e da 2.887 a € 17.325 qualora l’inosservanza riguardi cani aggressivi) per chi entro quest’anno non regolarizza l’iscrizione all’anagrafe canina del suo animale.


E tuttavia l’ordinanza è largamente inosservata, né vale da deterrente il rischio di multe salate. Probabilmente, più che l’ammontare della sanzione, è la certezza della sanzione l'unico efficace deterrente in grado di ridurre sensibilmente questa cattiva abitudine: un giro di vite in tal senso sarebbe auspicabile per avere una città più pulita.

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