Pubblicato il 03/09/2019
CRONACA

Catania, ha “vizietto” delle chiamate anonime al 112 per fatti inesistenti: beccato con la cornetta in mano



L’uomo, un 48nne catanese, all'ennesimo tentativo, è stato colto con le mani nel sacco, con ancora in mano la cornetta del telefono pubblico, da cui invocava l'intervento presso la casa della ex moglie, per presunto spaccio di droga.

Alla base di tutto, forse, uno sgarbo alla moglie dalla quale si sta separando. Questa la probabile motivazione che ha spinto più volte un 48enne di Catania a chiamare il 112 per fatti inesistenti.  


Ma l’ultima telefonata gli è costata caro. Alle 16 di ieri, l’ennesima bravata del 48nne catanese si è rivelata una vera doccia fredda per l’uomo, che è stato colto con le mani nella... cornetta del telefono pubblico da cui stava chiamando.  È stato l’uomo che, con le sue parole, ha inconsapevolmente fornito sufficienti indicazioni, perché fosse rintracciato, grazie anche alla tempestività della Sala operativa e delle Volanti.


Ed è stato colto con le mani nel sacco, mentre stringeva ancora la cornetta del telefono pubblico, dal quale invocava l’intervento della Polizia presso un’abitazione al cui interno –a suo dire - si stava spacciando droga.

Encomiabile comportamento, salvo il fatto che l’abitazione segnalata era proprio quella del fino ad allora anonimo segnalatore.


All’origine del quantomeno bizzarro comportamento dell’uomo, pare sia stato il fatto che nella casa segnalata vivesse la moglie, ormai quasi ex dal momento che i due sono in procinto di separarsi.

Non è dato sapere se lo scopo fosse quello di danneggiare la donna, magari soggezionandola e intimidendola con atti persecutori quali le false denunce, oppure se si tratti di un mitomane che voleva attirare l’attenzione su di sé; ciò che è certo è che l’uomo è stato indagato in stato di libertà per simulazione di reato, procurato allarme e interruzione di pubblico servizio.


Il servizio 112 NUE mette a disposizione di tutti i cittadini che versino in condizioni di necessità o che debbano segnalare situazioni costituenti reato, le Forze dell’Ordine e, tra esse, la Polizia di Stato i cui agenti rispondono prontamente a ogni segnalazione, convinti di fornire un servizio essenziale alla cittadinanza.

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Di ciò occorre essere coscienti e consapevoli che, distraendone l’attenzione su fatti inesistenti – e, per di più a scopi personali e illegittimi – probabilmente si sta negando l’intervento della Polizia di Stato a chi ne ha reale bisogno.

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