Pubblicato il 27/09/2019
AMBIENTE
ph. Andrea Annaloro

Friday for Future, lo sciopero per il clima sulla Scala di Caltagirone - VIDEO



Anche gli studenti delle scuole di Caltagirone hanno partecipato al 3°GlobalClimateStrike, lo sciopero globale per il clima. Il corteo è partito alle 9 circa da corso p.pe Umberto (presso chiesa di S. Anna), per snodarsi lungo le vie G. Arcoleo, Roma, piazza Umberto, e concludersi intorno alle 11,30 con la salita dei 142 gradini della Scala di S. Maria del Monte, monumento simbolo della città di Caltagirone.


di Giacomo Belvedere

Anche Caltagirone ha partecipato al 3°GlobalClimateStrike, lo sciopero globale per il clima, che ha visto in tutto il mondo, in più di 150 Paesi, i giovani scendere in piazza per rivendicare il loro futuro nel pianeta e “gridare a gran voce - come si legge nel sito di Fridays for Future Italia - che la crisi climatica sta arrivando e dobbiamo fare tutto il possibile per fermarla. Siamo in una vera e propria emergenza e dobbiamo agire di conseguenza!”.


Lo sciopero per il clima è stato il momento culminante della settimana di iniziative e azioni di sensibilizzazione della popolazione mondiale sul tema dei cambiamenti climatici, promossa dal movimento Fridays For Future, dal 20 al 27 settembre 2019. Il 3º Global Strike For Future ha visto oggi, venerdì 27 settembre, manifestazioni pacifiche organizzate su tutto il territorio nazionale.


A Caltagirone il corteo, molto partecipato, è partito alle 9 circa da corso p.pe Umberto (presso chiesa di S. Anna), per snodarsi lungo le vie G. Arcoleo, Roma, piazza Umberto, e concludersi intorno alle 11,30 con la salita dei 142 gradini della Scala di S. Maria del Monte, monumento simbolo della città di Caltagirone.


I giovani lanciano l’allarme sullo stato di salute del pianeta. Il pianeta è più caldo di 1 °C rispetto al 1860. L’ultimo rapporto IPCC afferma l’urgenza di contenere l'aumento della temperatura media globale entro +1,5 °C rispetto all'era pre-industriale. Per farlo, occorre dimezzare le emissioni globali di CO2 entro il 2030, e azzerarle entro il 2050. “Un compito titanico” – scrive Fridays for Future Italia – per il quale “serve una rivoluzione culturale, sociale, economica e politica. Un cambio di paradigma. Dobbiamo smettere di pensare solo a noi stessi e ai nostri bisogni immediati. Dobbiamo pensare che tutto ciò che facciamo ha un impatto, e agire secondo ciò che è bene anche per gli altri e per questo mondo. Dobbiamo pretendere che chi ci governa agisca per il bene comune e che le imprese, come ad esempio quelle legate ai combustibili fossili, smettano di danneggiare il pianeta”.


Queste le proposte del movimento, per “cambiare rotta e agire”:

- Fuori dal fossile:
Raggiungimento dello 0 netto di emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030, per restare entro i +1.5 gradi di aumento medio globale della temperatura.

- Tutti uniti, nessuno escluso:
La transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale, utilizzando come faro il principio della giustizia climatica.

- Rompiamo il silenzio, diamo voce alla scienza:
valorizziamo la conoscenza scientifica, ascoltando e diffondendo i moniti degli studiosi più autorevoli di tutto il mondo. La scienza ci dice da anni qual è il problema e quali strumenti servono per risolverlo. Ora spetta alla politica il compito di agire”.


L’obiettivo è accelerare la transizione verso un’Italia a 0 emissioni per farcela entro il 2030. Per tali ragioni i giovani chiedono “una politica climatica più ambiziosa a livello globale, europeo e nazionale”, un mondo con “aria più pulita, meno plastica negli oceani, più energia da fonti rinnovabili, un futuro sostenibile per i bambini, in breve più risolutezza politica per il clima!”.

“Siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alle persone”. Parola di Greta Thunberg.

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