Pubblicato il 09/11/2019
CRONACA

Ragusa, uccide la madre a pugni: arrestato 48enne



L'aggressione al  cuilmine dell'ennesima lite. Vi era ormai una consolidata situazione di maltrattamenti cui era costretta l’anziana donna, la quale, probabilmente, per vergogna o per timore di ricevere ulteriori ripercussioni non ha mai denunciato le violenze subite dal figlio.


I Carabinieri del NORM – Sezione Operativa – della Compagnia di Ragusa, a conclusione di un’accurata attività d’indagine, hanno arrestato Chessari Carmelo, 48enne, ragusano, per omicidio con l’aggravante di aver agito contro un ascendente.


Era il 21 aprile 2019 quando giunse presso il pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, Trovato Santa, classe 1940, in stato di coma, con emorragia  cerebrale e il volto tumefatto. A richiedere l’ausilio del 118 era stato proprio il figlio, il quale, non ricevendo alcuna risposta dalla madre, allertava i medici.


Sin da subito, le condizioni dell’anziana donna apparvero sospette, soprattutto perché il figlio, unico convivente della donna, non riusciva a fornire spiegazione alcuna delle condizioni di salute della madre. Intervenuti i Carabinieri, si avviaronio preliminari accertamenti per risalire alla dinamica dei fatti. Infatti le lesioni della anziana donna erano sintomatiche di un’aggressione avvenuta senza l’utilizzo di mezzi contundenti. Effettuato un sopralluogo presso l’abitazione non venivano rilevati, al di là di un mero disordine, elementi utili per orientare le indagini, quali tracce di sangue od altro, non si rilevavano tuttavia, segni di effrazione che potessero far pensare all’intrusione di persone estranee alla famiglia.


Escludendo tale pista, apparve alquanto inverosimile che Chessari non riuscisse a fornire una spiegazione plausibile sulle condizioni della donna. Incalzato dalle domande dei Carabinieri, infine, lo stesso confessò di aver aggredito la madre.


Questi i fatti, così come sono stati ricostruiti dagli inquirenti. La sera del 20 aprile 2019 Chessari rimase accidentalmente chiuso fuori in terrazzo e, nonostante le ripetute richieste di aprire la porta  per poter rientrare in casa, la madre non gli rispose, intenta a guardare la televisione. Tuttavia Chessari riuscì a forzare la porta e ad entrare in casa. È stato in quel momento che, in preda ad un raptus, si scagliò contro la madre, percuotendola e colpendola più volte alla testa a mani nude.


La donna, come raccontato successivamente dall’arrestato, dopo essersi ripresa dall’aggressione si mise a letto. Solo l’indomani fu trovata dallo stesso in stato di coma. I medici intervenuti riferirono sin da subito che le condizioni della donna erano talmente gravi da non poter sciogliere la prognosi, dovendosi anzi disporre un immediato trasferimento presso altra struttura ospedaliera di Catania poiché in pericolo di vita, rischiando, in caso di ripresa, di rimanere in uno stato di inabilità totale.


In effetti la donna fu ricoverata presso l’Ospedale “Cannizzaro” di Catania, dove fu sottoposta d’urgenza a un delicatissimo intervento chirurgico; successivamente fu ricoverata presso il reparto di rianimazione dell’ospedale “Garibaldi Centro” di Catania, dove morì l’11 maggio 2019, senza aver mai ripreso coscienza.


Le indagini dei Carabinieri hanno consentito altresì di raccogliere diverse testimonianze che hanno fatto presupporre una ormai consolidata situazione di maltrattamenti cui era costretta l’anziana donna, la quale, probabilmente, per vergogna o per timore di ricevere ulteriori ripercussioni non ha mai denunciato le violenze subite dal figlio.


L’esame autoptico eseguito dal medico legale e disposto per accertare le cause del decesso ha chiarito la plausibile compatibilità causale cronologica tra il grave trauma cranico subito la sera dell’aggressione e lo stato comatoso insorto solo il giorno successivo, dopo un apprezzabile lasso di tempo, avvenuto a causa di una terapia antiaggregante cui era sottoposta la donna,  che hanno poi determinato il decesso.

L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.


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