Pubblicato il 26/11/2019
POLITICA

Caltagirone, nominati i nuovi assessori: Navanzino. Distefano, Montemagno



Il maestro ceramista Antonio Navanzino, classe 1977, è un tecnico, in quota al gruppo consiliare "Caltagirone Domani", mentre i due giovani consiglieri comunali Luca Distefano (classe 1991) e Antonio Montemagno (classe 1989) sono in quota Forza Italia.


di Giacomo Belvedere

Fumata bianca a Palazzo dell'Aquila di Caltagirone. Il sindaco Ioppolo ha nominato tre nuovi assessori. Aveva annunciato due giorni fa che, nella scelta dei nuovi assessori, avrebbe puntato su “una nuova e giovane classe dirigente locale”, ed oggi ha reso note le sue scelte: si tratta di un tecnico, Antonio Navanzino, classe 1977, maestro ceramista, in quota al gruppo consiliare "Caltagirone Domani" e di due giovani consiglieri di Forza Italia, Luca Distefano (classe 1991) e Antonio Montemagno (classe 1989).


Si chiude così la complessa trattativa per la ricomposizione della Giunta comunale, che ieri si era arenata, tant'è che è stata rinviata ad oggi la prevista presentazione della nuova Giunta. Nelle intenzioni del sindaco Ioppolo le nuove nomine avrebbero dovuto richiedere due fasi: la seconda fase era prevista entro la fine dell'anno. Ma, a quanto pare, dopo l'impasse di ieri, oggi c'è stata un'accelerazione e sono state riempite tutte le caselle rimaste vuote nella compagine assessoriale.

Per il momento, risolto il dossier Giunta comunale, che aveva acuito le fibrillazioni nella maggioranza, sembra tornato il sereno sull'Amministrazione Ioppolo. Nell'annunciare due giorni fa le nuove nomine, il sindaco aveva sottolineato l'impegno costante nell’attività di risanamento di un Comune trovato in dissesto, la cui fragilità finanziaria non può dirsi totalmente superata, come dimostra la temporanea carenza di liquidità, ma la cui situazione è destinata a migliorare sensibilmente nei prossimi mesi”. Alla nuova Giunta, aveva spiegato, “sarà affidato il compito di ultimare il lavoro già avviato, ma anche quello di porre le fondamenta di ciò che l’Amministrazione comunale dovrà affrontare dopo la tornata elettorale del giugno 2021”. Un compito impegnativo, con l'ambizione di proiettarsi oltre questa sindacatura. A patto, tuttavia, che si riesca a tenere unite le varie anime della maggioranza, marciando a ranghi compatti.

Erano tre gli assessorati vacanti a seguito di dimissioni: dopo le dimissioni dell'assessore Vito Dicara, coinvolto in una vicenda di abbandono cuccioli di cani; ci sono state quelle di Massimo Giaconia, dimessosi dopo aver adempiuto al suo mandato di far rientrare la città dal dissesto e passato recentemente armi e bagagli a Palermo come super consulente di Musumeci; quindi il 13 novembre scorso, quelle dell'assessore ai Lavori pubblici e vice sindaco Sergio Gruttadauria, dimissioni rassegnate per incompatibilità con il nuovo incarico del CDA del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS), ma a cui non è estraneo nemmeno il rinvio a giudizio per aver, secondo l'accusa, fatto pressioni, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, per una vicenda legata all’esclusione dall’albo dei fornitori del Comune di un’impresa edile.

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