Pubblicato il 09/12/2019
CRONACA

Naufragio a Lampedusa, fermato un tunisino



Nel naufragio, avvenuto il 23 novembre scorso, morirono 20 persone. Helmi El Loumi, tunisino di 22 anni, è indiziato del naufragio avvenuto a un miglio dall'isola dei Conigli di Lampedusa il 23 novembre scorso.


L'antimmigrazione della Procura di Agrigento, coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio e dall'aggiunto Salvatore Vella, ha posto in stato di fermo Helmi El Loumi, tunisino di 22 anni, indiziato del naufragio avvenuto a un miglio dall'isola dei Conigli di Lampedusa il 23 novembre scorso.


Il provvedimento di fermo è stato firmato dal pm Elenia Manno ed eseguito dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento. Nel naufragio avvenuto il 23 novembre , con il mare in tempesta, a circa un miglio dalla costa, tra la spiaggia dell'isola dei conigli e Cala Galera, persero la vita 20 immigrati.

Il naufragio avvenne nel tardo pomeriggio, poco prima del tramonto.


La barca, che non aveva richiesto aiuto né segnalato la sua posizione alla Guardia Costiera, si capovolse a causa del mare in tempesta. Furono 149 i superstiti tratti in salvo (133 uomini, 13 donne e 3 bambini).


I corpi recuperati finora, dopo il naufragio, dai sommozzatori del 3 Nucleo subacqueo della Guardia Costiera, con l'ausilio di un sottomarino a comando remoto ROV ( Remotely Operated  Vehicle), sono 18. Il relitto si trova a 47 metri di profondità.


Il fermato è indagato, oltre del reato di naufragio, delle ipotesi di favoreggiamento della immigrazione clandestina e omicidio colposo plurimo. Le indagini continuano per la individuazione dei correi che al momento non sono stati ancora identificati.

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