Pubblicato il 06/01/2020
CRONACA

Palagonia, eroina venduta cash dopo aver visto i soldi in mano in video: tre arresti



I clienti dovevano mostrare i soldi della dose davanti alla telecamera della casa di uno dei pusher, per rassicurare che non venissero a mani vuote.

I Carabinieri della Stazione di Palagonia, coadiuvati da personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, hanno arrestato nella flagranza di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, i tre palagonesi Gaetano Ardizzone di 48 anni, Giovanni Carlo La Spina di 37 e Salvatore Napoli di 30.


C'era un viavai sospetto di tossicodipendenti che andavano e venivano dalla casa di via Mala, in uso a Gaetano Ardizzone, e, pertanto, i militari hanno deciso di accertarsi di cosa stesse succedendo.


Nella tarda serata di sabato hanno provveduto a cinturare l’abitazione, ben consapevoli che dal suo interno, grazie ad un sofisticato impianto di videosorveglianza che garantiva tutte le prospettive, le loro mosse avrebbero potuto essere scrutate dagli spacciatori.


I militari hanno pertanto pazientemente atteso di verificare il viavai di giovani che si recavano nell’abitazione e, come se fosse un pellegrinaggio, portavano i soldi della dose in mano ben visibili in telecamera, come avevano richiesto gli spacciatori per essere sicuri che non venissero a mani vuote.
I pusher, infatti, avvedutisi in video della presenza dei militari, non hanno aperto la porta ai clienti i quali, a loro volta, avevano scambiato i carabinieri in borghese per altri tossicodipendenti. prima di restare sorpresi alla vista del tesserino di riconoscimento.


A questo punto, acquisiti gli elementi di riscontro, i militari hanno deciso di far irruzione nell’abitazione, nonostante gli occupanti opponessero resistenza all’apertura della porta che, inevitabilmente, è stata scardinata con forza, causando una leggera ferita al volto di Napoli.


La perquisizione ha consentito ai militari di verificare al suo interno la presenza dei tre arrestati, nonché 14 dosi di eroina già suddivise e pronte per la vendita al minuto, materiale adibito al confezionamento di esse, due bilancini di precisione, nonché la somma di 330,00 euro e l’impianto di telecamere che il terzetto utilizzava per la sorveglianza esterna dell’edificio.

Al termine delle formalità di rito, Ardizzone è stato tradotto nel carcere di Caltagirone, mentre La Spina e Napoli sono stati posti agli arresti domiciliari.

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