Pubblicato il 07/02/2018
ECONOMIA E FINANZA

Caltagirone, presa d’atto dell’ok del Viminale al bilancio. Lo “strappo” di Gozza e De Caro



Il sindaco Ioppolo: “Abbiamo scalato una montagna”. Giaconia: “forse il dissesto non è stato gestito al meglio, ma unica strada per uscire dalla crisi. Bilancio 2017: di estrema complessità”. La presa di distanza dei consiglieri Gozza e De Caro prendono le distanze dalla maggioranza: “deficit di democrazia”.


“Riuscire a scalare la ripidissima montagna di un bilancio mancante da 5 anni sembrava un’impresa impossibile e invece noi ci siamo riusciti. Il bel tempo è così ritornato sulla città, anche se la condizione del Comune resta fragile. C’è quindi bisogno della collaborazione e del lavoro di tutti. Ora dobbiamo muoverci in fretta per dare fisionomia e contenuti al bilancio 2018, significativo banco di prova perché il primo in cui potremo fissare le priorità e programmare la spesa”. Lo ha affermato il sindaco Gino Ioppolo, intervenendo ieri sera durante la seduta del Consiglio comunale con cui è stata esitata all’unanimità la presa d’atto del decreto ministeriale dell’8 gennaio 2018, notificato lo scorso 29 gennaio, attraverso il quale è stato approvato il bilancio stabilmente riequilibrato su base quinquennale del Comune di Caltagirone, sancendo così l’uscita dal tunnel in cui l’ente era sprofondato.

“È un documento estremamente importante – ha sottolineato l’assessore alle Finanze, Massimo Giaconia, perché segna la conclusione positiva di un processo lungo e complesso, con la fuoriuscita del Comune dal dissesto, che è il frutto di un lavoro di squadra portato avanti con passione, competenza e determinazione. Siamo finalmente entrati in porto e adesso si tratta solo di preparare gli ormeggi”.

Giaconia ha rivendicato il risultato “all’incessante e tenace lotta sulle entrate che ha consentito al Comune di introitare le risorse necessarie”. Soffermandosi sulle prescrizioni allegate al decreto, l’assessore ha rilevato che esse sono per lo più raccomandazioni di buon senso e, in qualche caso, formule di rito. Giaconia ha ammesso che forse il dissesto non è stato gestito al meglio, ma si è rivelato l’unica strada possibile per uscire dalla crisi”. Infine, sul bilancio 2017, che si presenta di estrema complessità, ha detto di essere a buon punto “affinché esso possa recepire i drammatici conti del dissesto”.

Sull’argomento sono intervenuti numerosi consiglieri: Gaetano Lo Nigro, presidente della I commissione, che ha plaudito “all’efficace azione dell’Amministrazione” e messo in guardia “dal pericolo incombente dei debiti fuori bilancio”; Vincenzo Di Stefano, che ha ricordato “il senso di responsabilità dell’opposizione” e ritenuto preferibile al dissesto “la strada del pre-dissesto da noi a suo tempo indicata”; Roberto Gravina, che ha invece considerato il dissesto “ineluttabile”, riconoscendo alla Giunta Ioppolo “il merito di avere adesso creato un clima di distensione”; Sergio Domenica, che ha dato atto all’Amministrazione di una “sana e buona politica”, auspicando il ritorno della città alla normalità; Lara Lodato, secondo la quale “ora l’esecutivo non ha più alibi per dimostrare davvero capacità di programmazione e di azione per la città, e su questo lo incalzeremo”; Luca Di Stefano (anche per lui “il dissesto era inevitabile”), che ha manifestato “grande soddisfazione per un risultato di primaria importanza”; Mario Polizzi, per il quale “la fase successiva al dissesto è stata gestita malissimo” e Maria Di Costa, che ha riconosciuto “il lavoro impegnativo dell’Amministrazione, ma anche dei singoli consiglieri”, e che in precedenza aveva proposto l’adesione al progetto “Carta Famiglia”.

In apertura dei lavori si è registrato uno “strappo” nella maggioranza, con l’annuncio di una presa di distanza da parte dei consiglieri Vincenzo Gozza e Margherita De Caro, motivata con l’asserito deficit di democrazia e con “l’incapacità della Giunta di cambiare passo”. Gli stessi avevano presentato due mozioni: sulla manutenzione delle strade e sull’illuminazione nella zona di viale Europa – via Fisicara.

A margine della seduta, il presidente Massimo Alparone ha espresso “soddisfazione per un provvedimento che suggella l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato approvata dal Consiglio lo scorso 17 luglio”.

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