Pubblicato il 14/12/2017
POLITICA

Bilancio, Caltagirone chiama Roma: Giaconia e D’Alessandro al Viminal



L’assessore Giaconia e il presidente dei revisori dei Conti D’Alessandro volano a Roma per definire gli ultimi dettagli del bilancio pluriennale col Viminale. A metà gennaio il documento contabile in Consiglio comunale.

di Giacomo Belvedere

Siamo alle battute finali per la definizione dell’ipotesi di bilancio pluriennale a base quinquennale del comune di Caltagirone. La documentazione è al vaglio dei revisori dei conti e della I commissione consiliare. L’approdo in Consiglio comunale, l’organo deputato ad esaminare e adottare gli atti, inizialmente previsto entro la prima decade di dicembre, presumibilmente slitterà attorno alla metà di gennaio 2017. Frattanto continua l’interlocuzione col Viminale per mettere a punto gli ultimi dettagli. L’assessore comunale alle Finanze, Massimo Giaconia, e il presidente del collegio dei revisori dei conti, Carlo D’Alessandro, domani, giovedì 15 dicembre, saranno a Roma, al ministero dell’Interno, dove, alle 10, incontreranno il direttore centrale della Finanza locale, Giancarlo Verde.

“La riunione – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo  servirà a verificare gli ultimi dettagli della manovra che potrà condurre, attorno alla metà di gennaio 2017, all’esame e all’approvazione definitiva dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato su base quinquennale da parte del Consiglio comunale. Si tratta di un percorso di estrema importanza, di cui sto seguendo costantemente e personalmente ogni sviluppo”.

Il primo cittadino di Caltagirone sa bene che sul bilancio pluriennale si gioca gran parte della sua credibilità. Ancora vivo è il ricordo della fine prematura dell’amministrazione Bonanno che proprio sullo scoglio del bilancio naufragò rovinosamente. Dopo la dichiarazione di dissesto del 12 marzo 2013, infatti, Bonanno non riuscì a varare il bilancio, che fu bocciato a tarda notte dal Consiglio comunale nella seduta fiume del 19 marzo 2015, che segnò la fine della sua esperienza amministrativa.

Per Ioppolo è dunque di somma importanza poter incassare questo risultato, che marcherebbe una linea di discontinuità con il passato. La scelta dell’assessore Massimo Giaconia è stata mirata al conseguimento di questo obiettivo. Un assessorato ad hoc: rumors danno infatti come assai probabile che Giaconia lasci l’incarico, una volta che la città si sia dotata del suo piano contabile, per tornarsene a Milano o magari scommettere il proprio futuro politico nel movimento politico “Energie per l’Italia” di Stefano Parisi, a cui l’assessore è molto vicino.

L’attenzione è alta da parte di tutte le forze politiche, dal momento che comune è la consapevolezza che, priva di questo documento indispensabile di contabilità, la città difficilmente potrà uscire dalle secche della crisi economica. E non sono mancate le polemiche. A novembre il M5S e il gruppo “Per la città che vogliamo” hanno accusato l’Ammistrazione di aver annunciato in conferenza stampa l’8 novembre una delibera sul bilancio “fantasma”, di cui non si trovava traccia alcuna nell’Albo Pretorio del Comune. Sulla questione è quindi intervenuto il sindaco Ioppolo: La delibera di Giunta – ha dichiarato – è di giorno 8 novembre e non del 9 novembre. Lo attestano il registro e il segretario generale. Se errore c’è stato è del sistema informatico”.

Sopite per il momento le polemiche, il fuoco cova sotto la brace, e c’è attesa: dal PD si fa sapere – per bocca di Enzo Di Stefano – che si è pronti ad approvare il bilancio “al più presto”, ma “questo “al più presto” – precisa il capogruppo di “Per la città che vogliamo” – è legato alla sostenibilità finanziaria e normativa dello stesso”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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