Pubblicato il 03/03/2020
CRONACA

Coronavirus, 2.263 i casi positivi in Italia. Tre docenti della Facoltà di Agraria di Catania positivi al tampone



I tre avevano partecipato a febbraio a un congresso a Udine. Sospesa l’attività didattica delle sedi del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente di via Santa Sofia e via Valdisavoia, fino al prossimo 7 marzo per provvedere alla disinfezione dei locali.


Restano stabili i dati dei contagiati dal Coronavirus in Sicilia: 7 casi di cui due già guariti. Non risultano, dunque, ancora nel bollettino giornaliero della Protezione civile i 3 casi sospetti (2 casi esaminati presso il laboratorio del Policlinico di Catania e 1 presso il laboratorio del Policlinico di Palermo) annunciati ieri dall’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, né un quarto caso sospetto che si sarebbe verificato nel siracusano.


“I tamponi – precisa una nota della Regione Siciliana -, come prevedono le linee guida nazionali dell'Unità di crisi, verranno trasmessi dalla Regione all'Istituto superiore di sanità per l'eventuale certificazione”. Alle persone risultate positive si fanno doppi controlli: il primo in Sicilia nei due centri accreditati, il secondo all'Iss, presso lo Spalanzani di Roma. I due centri accreditati per i test, in Sicilia, sono il Policlinico di Palermo e quello di Catania.


I tre nuovi casi si aggiungono ai sette, uno dei quali nel Ragusano, comunicati alle 18 dal dipartimento di Protezione civile nazionale. L'annuncio è stato fatto, in una conferenza stampa a Palazzo Orleans, dall'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Presenti anche i dirigenti generali dei dipartimenti dell'assessorato Mario la Rocca e Letizia Di Liberti. Tra i nuovi casi sospetti c'è una delle persone che fanno parte della comitiva di turisti bergamaschi in quarantena in un hotel di Palermo.


E, fra i dati forniti dalla Protezione civile, non vi sono nemmeno, perché attendono ancora di essere esaminati dall’Iss, i tre docenti del dipartimento di Agricoltura (Di3A) dell'Università di Catania, che sono risultati positivi al test del Covid-19. La lettura dei primi tamponi è avvenuta oggi e i risultati si sono avuti alle ore 15. I tre avevano partecipato a un congresso scientifico Convegno di agronomi a Udine, quattro dei nove contagiati in regione vi hanno partecipato
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che si è svolto il 21 e 22 febbraio, organizzato a Udine dall’Associazione italiana di Ingegneria agraria, e a cui aveva partecipato un prof venuto dal Piemonte, risultato positivo al test.



che si è svolto il 21 e 22 febbraio e a cui aveva partecipato un prof dal Piemonte risultato infetto.


Lo rende noto il rettore Francesco Priolo con una comunicato pubblicato sul sito dell'Ateneo in cui precisa che “la conferma definitiva dovrà avvenire tramite la validazione dei centri nazionali preposti” e che “i colleghi risultati positivi sono tutti a casa sotto osservazione e nessuno di loro versa in gravi condizioni”.


L'Università, di concerto con le autorità sanitarie regionali, ha disposto la chiusura delle sedi del Di3A, di via Santa Sofia e via Valdisavoia, fino al prossimo 7 marzo per provvedere alla disinfezione dei locali. L'attività didattica verrà ripresa il 9 marzo. Il ministero dell'Università e della Ricerca e le autorità sanitarie regionali, si sottolinea dall'Ateneo di Catania, sono stati tempestivamente informati in merito alla situazione, al fine di valutare e concordare eventuali ulteriori misure restrittive da adottare.


«Non ci sono ragioni di ulteriore preoccupazione - ha sottolineato Razza- perché in Sicilia non si registra alcun focolaio di contagio autonomo del coronavirus. Tutte le persone fino a ora risultate positive al tampone, infatti, sono soggetti che in qualche modo avuto modo un contatto con il ceppo riconducibile alle zone di focolaio del Nord Italia. Nel frattempo, due dei contagiati sono già guariti. Da quando è scoppiata la psicosi per il coronavirus - ha aggiunto Razza - è nettamente diminuito l'accesso dei siciliani nei pronto soccorso degli ospedali della Regione. Parliamo del 30 per cento, questo vuol dire che quando si parla di accessi inappropriati si dice il vero».


Tre vigili del fuoco, inoltre, in servizio al distaccamento aeroportuale di Lampedusa, sono stati messi in quarantena a casa propria.  I tre sono asintomatici: la misura cautelare è scattata in quanto i tre vigili del fuoco potrebbero essere venuti in contatto, durante un corso di formazione per istruttori aeroportuali svoltosi nei giorni scorsi a Roma, con  i due giovani allievi vigili del fuoco, risultati positivi al test nella capitale.


I DATI NAZIONALI - Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 2.263 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 2.502 i casi totali.


Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono in Lombardia sono 1.326, 398 in Emilia-Romagna, 297 in Veneto, 56 in Piemonte, 59 nelle Marche, 30 in Campania, 19 in Liguria, 18 in Toscana, 11 nel Lazio, 13 in Friuli Venezia Giulia, 5 in Sicilia, 6 in Puglia e 6 in Abruzzo, 4 nella Provincia autonoma di Trento, 3 in Molise, 8 in Umbria, 1 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1 in Calabria, 1 in Sardegna e 1 in Basilicata.


Sono 160 le persone che sono guarite. I deceduti sono 79, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

QUI I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA

VIDEO CONFERENZA STAMPA



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