Pubblicato il 19/03/2020
CRONACA

Coronavirus, a Giarre la storica ditta Trovato avvia la produzione di mascherine. Ad oggi 2000 quelle donate.



Le mascherine, in cotone e poliestere, sono quasi del tutto impermeabili all’acqua. Presentano, inoltre, due strati di tessuto, uno interno ed uno esterno, ed una fibra protettiva tra i due strati. Saranno donate prima agli anziani, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni e degli istituti bancari, che non possono usufruire dello smart working.


Un’iniziativa di solidarietà ai tempi del Coronavirus. A Giarre la storica ditta Trovato, attiva dal 1960 nella produzione di materassi e tappezzeria, ha deciso di fabbricare e regalare mascherine in tessuto, lavabili, per sopperire alle carenze sul mercato dei dispositivi di protezione.


Le mascherine, realizzate con cotone e poliestere, sono quasi del tutto impermeabili all’acqua. Presentano, inoltre, due strati di tessuto, uno interno ed uno esterno, ed una fibra protettiva tra i due strati. Possono essere riutilizzate, lavandole in acqua calda per pochi minuti e poi asciugandole oppure disinfettandole con il vapore. La produzione, avviata lunedì scorso, proseguirà anche nei prossimi giorni.


Una mascherina, dunque, che appare idonea per la gente comune, per chi ha un rischio generico di contagio. Il fatto che si possa  riciclare non ovviamente la rende idonea in ospedale nei reparti “caldi”, ma utile forse negli altri reparti e luoghi di transito.


L’avvio della produzione ha già consentito di realizzare ben 2000 mascherine, donate prima di tutto agli anziani, i più esposti al rischio di complicazioni in caso di contagio, ed ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni e degli istituti bancari, che non possono usufruire dello smart working. L’iniziativa è stata accolta con grande slancio e gratitudine dalla comunità giarrese.


In molti si sono presentati in azienda per ritirare il dispositivo di protezione e ringraziare personalmente il titolare. “Stiamo assistendo non solo alla carenza di mascherine sul mercato ma anche a forme di sciacallaggio intollerabili, con prezzi ormai giunti alle stelle – commenta l’imprenditore Roberto CavallaroPer questo abbiamo deciso di fare la nostra parte ed aiutare la comunità a cui apparteniamo. In questo modo vogliamo dare il nostro personale contributo nella lotta a questo nemico invisibile”.

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