Pubblicato il 24/03/2020
CRONACA

Covid-19, il contagio sembra rallentare, ma aumentano i morti



Dopo due giorni in cui il contagio sembrava aver rallentato la sua corsa in Italia, oggi si conferma per il terzo giorno consecutivo un minor numero di contagiati, ma aumenta il numero dei morti. Un dato dunque strabico che mal si presta a interpretazioni.  


di Giacomo Belvedere 

Dopo due giorni in cui il contagio sembrava aver rallentato la sua corsa, oggi si conferma per il terzo giorno consecutivo un minor numero di contagiati, ma aumenta il numero dei morti. Un dato dunque strabico che mal si presta a interpretazioni.


Occorre inoltre chiarire che non c'è nessun calo del contagio. Più correttamente il virus rallenta forse la sua corsa, ma sempre di corsa si tratta. È un primo segno positivo, ma è troppo presto per cantare vittoria, come del resto ammoniscono i dati dei deceduti. Si potrà parlare di calo e di parabola discendente, quando il numero dei guariti sarà superiore a quello dei contagiati. Allora, e solo allora, potremo dire di essere finalmente in uscita. Prima è da irresponsabili dirlo o pensarlo.


Sono 3.612 i nuovi contagiati (ieri 3.780) e 742 i morti (ieri 602). Non è il record negativo del 21 marzo, quando si erano contati 793 morti, ma ci si avvicina molto. Sembrerebbe, quindi, che il morbo, benché ancora in una fase espansiva, stia rallentando la sua corsa, ma contemporaneamente stia crescendo la letalità. 

Sono, dunque, al momento, 54.030 (+3.612 rispetto a ieri) le persone che risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 69.176 i casi totali. Questi i dati forniti dalla Protezione civile nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale.

Sono 3.396 i ricoverati in terapia intensiva, 21.937 i ricoverati con sintomi e 28.697 le persone in isolamento domiciliare.

Un dato positivo sono le persone guarite: 8.326  (+894 rispetto a ieri), con una percentuale rispetto ai casi totali dell’12%, in crescita rispetto all’11,6% di ieri. Purtroppo sale anche la percentuale dei deceduti, che sono 6.870 (+762), il 9,85% (ieri il 9,5%) rispetto ai casi totali, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

ITALIA – I casi attualmente positivi sono 19.868 in Lombardia, 7.711 in Emilia-Romagna, 5.351 in Veneto, 5.124 in Piemonte, 2.497 nelle Marche, 2.519 in Toscana, 1.692 in Liguria, 1.545 nel Lazio, 992 in Campania, 848 in Friuli Venezia Giulia, 975 nella Provincia autonoma di Trento, 699 nella Provincia autonoma di Bolzano, 940 in Puglia, 799 in Sicilia, 622 in Abruzzo, 624 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 395 in Sardegna, 304 in Calabria, 91 in Basilicata e 55 in Molise.


SICILIABalzo in avanti dei contagi da Coronavirus in Sicilia. Dopo la frenata di ieri, oggi, purtroppo sono 846 i contagiati totali (125 più di ieri, nel numero sono conteggiati anche i guariti e i morti), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 799 persone (+118 rispetto a ieri). Ieri si era si era registrato un incremento dei casi attualmente positivi di sole 85 unità.


Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 7.170. Di questi sono risultati positivi 846 (125 più di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 799 persone (+118 rispetto a ieri).


In totale sono 846 i casi positivi registrati dall'inizio, ma attualmente ne risultano 799 perché 27 sono già guariti e 20 deceduti. Questa la distribuzione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 43; Caltanissetta, 39; Catania, 272; Enna, 55; Messina, 133; Palermo, 158; Ragusa, 8; Siracusa, 48; Trapani, 43.


Sono 337 i pazienti (45 a Palermo, 123 a Catania, 70 a Messina, 1 ad Agigento, 18 a Caltanissetta, 29 a Enna, 11 a Ragusa, 24 a Siracusa e 16 a Trapani) di cui 67 in terapia intensiva, mentre 462 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 20 deceduti (1 a Caltanissetta, Messina, Palermo e Siracusa, 2 ad Agrigento, 6  a Enna e 8 a Catania).


Sale anche la percentuale dei deceduti rispetto al totale dei contagiati: oggi il 2,36 (ieri era l’1,8%), sempre molto più bassa rispetto alla percentuale nazionale che oggi ha fatto registrare il 9,85%. Ma è presto per trarne la conclusione che il Covid-19 sia meno letale nell'isola. 


Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.

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