Pubblicato il 01/04/2020
ECONOMIA E FINANZA

Covid-19, ecco le quote che vanno ai comuni del Calatino dei 100 milioni per famiglie disagiate stanziati dalla Regione Siciliana



Gli assegni andranno prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna forma di reddito e altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e il reddito di cittadinanza.


Dopo avere deciso, sabato scorso, durante una seduta straordinaria e urgente, di destinare cento milioni di euro alle famiglie disagiate, il governo Musumeci ha messo a punto l'elenco delle quote da assegnare ai vari Comuni dell'Isola. Toccherà, infatti, alle amministrazioni cittadine elargire gli assegni destinati a garantire l'acquisto di beni di prima necessità, "prioritariamente - si legge nella delibera della giunta regionale - ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna forma di reddito e altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e il reddito di cittadinanza".

LE QUOTE AI COMUNI DEL CALATINO - Queste le quote che vanno ai comuni del Calatino: Caltagirone 757.660,00 ; Castel di Iudica 89.900,00 ; Grammichele 263.040,00 ; Licodia Eubea 61.560,00 ; Militello in Val di Catania 143.720,00 €; Mineo 106.680,00 €; Mirabella Imbaccari 93.640,00 €; Palagonia 329.760,00 €; Raddusa 60.980,00 €; Ramacca 216.520,00 €; San Cono 52.940,00 €; San Michele di Ganzaria 63.920,00 €; Scordia 337.740,00 €; Vizzini 120.580,00 €.

«Un iter - sottolinea il governatore siciliano - che dovrà essere assolutamente snello, per mettere subito in tasca alla gente bisognosa il denaro necessario all'acquisto di alimenti e farmaci. Qui in Sicilia, molto più che nelle altre parti d'Italia, l'emergenza provocata dal Covid 19 ha messo in ginocchio un'intera economia sommersa che garantiva la sussistenza a migliaia di nuclei familiari. Nessun siciliano, però, dovrà sentirsi abbandonato in questo difficile momento e la Regione sta facendo e continuerà a fare la propria parte, pretendendo dal governo centrale un'attenzione altrettanto forte e responsabile».


I Comuni potranno erogare le risorse in via diretta o in altra forma, anche avvalendosi degli enti del terzo settore (garantendo, comunque, l'identificazione dei beneficiari finali) e che dette risorse, vincolate quale intervento sociale per i beni di prima necessità (alimenti e prodotti farmaceutici).

Per stanziare le risorse necessarie, il governo regionale ha operato una rapida rimodulazione dei Programmi comunitari Poc e Po Fesr 2014/2020. Di seguito l'elenco completo con la quota assegnata a ogni singolo Comune.   

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