Il contagio si sta esaurendo? Presto per dirlo. Noi “vediamo” oggi la situazione di 14 giorni fa, perché due settimane è il lasso di tempo che mediamente  occorre perché il contagio si manifesti. E dunque i dati di oggi sono il risultato dei comportamenti adottati sino al 4 maggio. Quelli successivi alle aperture li dobbiamo ancora vedere.

Scendono sotto i cento i morti oggi: sono 99. Non accadeva dal 9 marzo scorso. La percentuale dei guariti ha anche oggi un rialzo di un punto e scendono anche i nuovi casi: 451, un dato che ci riporta al 3 marzo. Il contagio si sta esaurendo?  Presto per dirlo. Noi “vediamo” oggi la situazione di 14 giorni fa, perché due settimane è il lasso di tempo che mediamente  occorre perché il contagio si manifesti. E dunque i dati di oggi sono il risultato dei comportamenti adottati sino al 4 maggio. Quelli successivi alle aperture li dobbiamo ancora vedere.

Continua a scendere il numero degli attualmente contagiati: oggi sono 66.553, con una decrescita di 1.798 rispetto a ieri (domenica -1.836; sabato  -1.883; venerdì -4.370; giovedì  -2.017; mercoledì -1.222; lunedì -836 assistiti; domenica -1.518; sabato -3.119; venerdì -1.663; giovedì --1.904; mercoledì -6.939; martedì -1513; lunedì -199).

Scende ancora il numero dei nuovi casi. Oggi, in Italia i casi totali (comprensivi di guariti e morti) sono 225.886, con un incremento rispetto a ieri di 451 nuovi casi. (domenica +675; sabato +875; venerdì di +789; giovedì  +992; mercoledì +888; martedì +1.402; lunedì +744; domenica +802; sabato +1.083; venerdì  +1.327; giovedì  +1.401; mercoledì +1.444; martedì +1.075; lunedì +1.221).

Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 127.326, con un incremento di 2.150 persone rispetto a ieri (domenica +2.366; sabato +2.605; venerdì +4.917; giovedì +2.747; mercoledì  +3.502; martedì +2.452; lunedì +1.401; domenica +2.155; sabato +4.008; venerdì +2.747; giovedì +3.031; mercoledì +8.014; martedì +2.352; lunedì +1.225).

Anche oggi in rialzo di quasi un punto la percentuale dei guariti: è il 56,36% (domenica 55,52%; sabato 54,64%; venerdì 53,69%; giovedì 51,67%; mercoledì 50,67%; martedì 49,6%; lunedì 48,49%;  domenica 48%; sabato 47,20%; venerdì 45,59%; giovedì 41,52%; mercoledì 42,68%; martedì 40%;  lunedì 39,1%). In  due settimane è cresciuto di più di 17 punti percentuale.

Meno di cento i deceduti: rispetto a ieri sono 99 e portano il totale a 32.007 (domenica +145; sabato +153; venerdì +242; giovedì +262; mercoledì +195; martedì +172; Lunedì +179; domenica +165; sabato +194; venerdì +243; giovedì +274; mercoledì 369; martedì +236; lunedì +195).

Sale leggermente il tasso grezzo di letalità: oggi il 14,16% (domenica 14,15%; sabato 14,13%; venerdì 14,11%; giovedì 14%; mercoledì 14%; martedì 14%; lunedì 13,98%; domenica 13,94%; sabato 13,92%; venerdì 13,90%; giovedì 13,88%; mercoledì 13,84%; martedì 13,76%; lunedì 13,72%). Ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

Tra gli attualmente positivi, 749 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 13 pazienti rispetto a ieri. Sono 10.207 le persone ricoverate con sintomi, con un decremento di 104 pazienti rispetto a ieri e 55.597 le persone, pari all’84% degli attualmente positivi, in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Scende ancora il numero delle persone in terapia intensiva. Sono lontani i tempi in cui erano più di 4 mila. Prosegue il calo della pressione sulle strutture ospedaliere, il che consente di curare a dovere tutti i malati. Questi i dati forniti dalla Protezione civile nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale.

DATI PER REGIONI – I casi attualmente positivi sono: 27.073 in Lombardia, 9.874 in Piemonte, 5.525 in Emilia-Romagna, 4.004 in Veneto, 2.573 in Toscana, 2.339 in Liguria, 3.826 nel Lazio, 2.315 nelle Marche, 1.673 in Campania, 1.995 in Puglia, 248 nella Provincia autonoma di Trento, 1.539 in Sicilia, 621 in Friuli Venezia Giulia, 1.413 in Abruzzo, 307 nella Provincia autonoma di Bolzano, 77 in Umbria, 380 in Sardegna, 60 in Valle d’Aosta, 401 in Calabria, 217 in Molise e 93 in Basilicata.

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