Pubblicato il 20/05/2020
POLITICA
ph. Il Sette e Mezzo

Aree interne, oltre 36 milioni per il Calatino: ok del Consiglio comunale alla gestione associata di sei servizi



Mentre la maggioranza ha ritenuto il provvedimento un passaggio ineludibile, i consiglieri dell’opposizione hanno sì votato favorevolmente, “ma per solo senso di responsabilità”.



Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato all’unanimità (23 sì su altrettanti presenti) le integrazioni alla convenzione quadro e agli schemi di regolamento per la gestione delle sei funzioni associate della Snai (Strategia dell’area interna) “Calatino”. Si tratta dei servizi che saranno gestiti in partnership dagli otto Comuni e che riguarderanno il turismo, la Polizia municipale, la Protezione civile, la creazione di un Ufficio unico di progettazione per intercettare finanziamenti esterni, la mobilità nell’area e la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi.      

I consiglieri partecipanti alla seduta si sono collegati in videoconferenza, mentre i cittadini hanno potuto seguire i lavori in diretta streaming attraverso un apposito link sul sito istituzionale www.comune.caltagirone.gov.it

Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore al Welfare e vicesindaco Concetta Mancuso: “Siamo a un passo – ha detto il vicesindaco – dal rendere concreto l’utilizzo sul territorio di 36 milioni di euro, con 51 progetti di prossima cantierabilità che contribuiranno a frenare lo spopolamento e a promuovere lo sviluppo. E’ stato un percorso lungo e complesso, in cui il Calatino ha dato prova di coesione, superando i ritardi precedenti al nostro insediamento”.

Mentre la maggioranza ha ritenuto il provvedimento un passaggio ineludibile (intervenuto, a evidenziarne gli aspetti positivi, il presidente della I Commissione Roberto Gravina), i consiglieri dell’opposizione hanno sì votato favorevolmente, “ma per solo senso di responsabilità”. Infatti Cristina Navarra, Vincenzo Di Stefano, Mario Polizzi e Aldo Lo Bianco hanno accusato l’Amministrazione di “avere mortificato le istituzioni, espropriando il Consiglio delle proprie funzioni e costringendolo a una mera ratifica senza averlo coinvolto, invece, all’inizio del lungo iter. Ciò che è stato compiuto soltanto a valle – hanno concluso – avrebbe dovuto essere fatto a monte”.

“Come spesso accade per i provvedimenti importanti – commenta il presidente Massimo Alparone – il Consiglio, anche in questa circostanza,  ha dimostrato maturità, esitando un atto che dà ulteriore impulso a investimenti per svariati milioni di euro, che determineranno ricadute positive sulla città e sul territorio”.

Poco più di un mese fa il Dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva approvato la Strategia dell’area interna (Snai) “Calatino” - una delle cinque in Sicilia - che comprende, oltre a Caltagirone (capofila), anche Grammichele, Licodia Eubea, Mineo, Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria e Vizzini, per un totale di 77mila abitanti, e per la quale sono previsti fondi comunitari e nazionali per oltre 36 milioni di euro. Sono somme finalizzate a bloccare il preoccupante fenomeno dell’abbandono di tanti paesi e a ridurre il divario che riguarda soprattutto la sanità, l’istruzione e il sistema della mobilità. I prossimi passi da compiere sono la presentazione (imminente) dei progetti esecutivi e la sigla dell’Accordo quadro, che libererà le risorse in questione.

A inizio seduta l’assise si è occupata pure di alcune problematiche grazie a una serie di comunicazioni: di Andrea Bizzini sulla delibera relativa agli uffici che svolgono attività indifferibili; di Cristina Navarra sull’ordinanza relativa alle strutture comunitarie; di Simone Amato sulla gestione delle strisce blu e sulle garanzie per i lavoratori; di Aldo Grimaldi (che ha richiesto interventi sulle mattonelle delle alzate della Scala di Maria Santissima del Monte e per i paletti divelti in via Vittorio Emanuele); di Piergiorgio Cappello sulla segnaletica stradale in via San Bonaventura; di Aldo Lo Bianco sulla valorizzazione del Giardino Spadaro; di Mario Polizzi sulla delibera sul fabbisogno del personale (oggetto di una nota della Cgil); di Vincenzo Di Stefano sulla tempistica con cui potrà essere trattata dal Consiglio la delibera sulla “fase 2”. Una più attenta attività di scerbatura è stata sollecitata da Marco Failla e ancora da Cappello e Lo Bianco.

Hanno risposto sia il sindaco Gino Ioppolo, sia l’assessore ai Rapporti con il Consiglio Luca Distefano, evidenziando le iniziative già assunte o in programma “per risolvere le problematiche”. Assicurati la salvaguardia dei posti di lavoro degli ausiliari della sosta e più incisivi lavori di scerbatura, mentre la delibera sulla “fase 2” potrà presto essere trattata dalla Commissione prima e dal civico consesso poi.

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