Pubblicato il 16/06/2020
ECONOMIA E FINANZA
ph. Il Sette e Mezzo

Caltagirone, enfiteusi: costi agevolati per l’affrancazione dei terreni



Per centinaia di agricoltori diventa più facile  e conveniente diventare proprietari dei terreni il cui concedente è il Comune di Caltagirone: gli enfiteuti possono acquisire lo status di proprietari, pagando una somma pari a 15 volte l’ammontare del canone stesso.


Diventa più facile e conveniente, per centinaia di agricoltori, diventare proprietari dei terreni che coltivano come enfiteuti, vale a dire come titolari di un diritto reale sui fondi di proprietà del Comune di Caltagirone, di cui beneficiano per un periodo di tempo non inferiore a 20 anni con il pagamento di un canone annuo.

A stabilire modalità di affrancazione (che permette all’enfiteuta di acquisire la piena proprietà del fondo) considerate appetibili è una delibera della Giunta municipale, che indica come calcolare il canone annuale dovuto (in molti casi non altrimenti computabile sia per il tempo trascorso, sia per l’irreperibilità dei relativi atti) e, una volta determinato, stabilisce che gli enfiteuti possono acquisire lo status di proprietari pagando una somma pari a 15 volte l’ammontare del canone stesso.

Pertanto la delibera, nel richiamarsi alla considerazione dell’Agenzia delle Entrate in merito alla necessità di rapportare i canoni e il capitale di affrancazione “alla effettiva realtà economica i cui si opera”, prende atto della concertazione avvenuta con le associazioni di categoria e della volontà dell’Amministrazione di tenere in giusta considerazione “le difficoltà in cui versa oggi il settore agricolo e immobiliare”. Quindi ritiene congrua, nel procedere all’aggiornamento del canone, “la possibilità di abbattere del 50% il valore dello stesso limitandosi a richiedere, per l’affrancazione, il pagamento di 15 volte il canone, escludendo ulteriori oneri quali gli ultimi cinque anni arretrati e la rivalutazione delle aree non più agricole anche con presenza di fabbricati”.

“Si tratta di un risultato importante – afferma l’assessore al Patrimonio Antonino Montemagno -, frutto anche della fitta e proficua interlocuzione con le associazioni di categoria. Si determina così una significativa opportunità per tanti agricoltori, con ricadute positive pure sulle casse del Comune”.

“La delibera – sottolinea il sindaco Gino Ioppolofissa il giusto equilibrio fra interessi che, nel tempo, sono apparsi conflittuali. Mi auguro che essa possa determinare il risveglio del mercato dei beni immobili rurali in questa fase di ripresa economica e sociale post Covid”.

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