Il nuovo presidente è Alberto Spitale, 41 anni, ex presidente di Gal Kalat e attualmente assessore del comune di San Cono. Subentra a Gesualdo Piazza che ha rassegnato le proprie dimissioni dopo l’inchiesta “Fake credits” in cui è stato coinvolto. “Dimissioni non dovute” – spiega la San Francesco - in quanto la coop sarebbe stata “vittima di una truffa finanziaria”.
Eletto ieri pomeriggio il nuovo Presidente della Cooperativa “San Francesco” s.c.s. di Caltagirone, coop che si occupa, tra le altre cose, di gestire diversi Siproimi che ospitano in varie sedi del Calatino migranti minori e non. Il neo presidente è Alberto Spitale, 41 anni, residente a San Cono, da decenni impegnato anch’esso e in prima persona nella cooperazione sociale.
Spitale, per un breve periodo, ha rivestito la carica di Presidente del “Gal Kalat” e attualmente ricopre la carica di di assessore al Personale e all’Agricoltura presso il Comune di San Cono.
Alberto Spitale subentra a Gesualdo Piazza, che nella giornata di ieri, al Consiglio di Amministrazione della Cooperativa “San Francesco”, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di Presidente, dopo la bufera giudiziaria che lo ha coinvolto.
In una nota la coop San Francesco sottolinea che le dimissioni
erano “non dovute” e “frutto di sensibilità personale”, in quanto la stessa Procura
di Catania avrebbe “riconosciuto la correttezza dei comportamenti assunti dalla
Cooperativa “San Francesco”, palesemente vittima di una truffa finanziaria”. Il presidente dimissionario, Gesualdo Piazza il 10
luglio scorso era stato ristretto ai domiciliari in quanto coinvolto, quale rappresentante
legale di “San Francesco Società Cooperativa”, nell’inchiesta “Fake credits”. Per Piazza il pm ha disposto successivamente la revoca del sequestro diretto per equivalente e della misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’inchiesta “Fake credits” della Procura etnea e delle Fiamme Gialle ha portato a 24 arresti e 6 misure interdittive. Secondo i pm ci sarebbe stato “uno schema d’evasione d’imposte orchestrato da figure professionali evasione d’imposte orchestrato da figure professionali qualificate, imprenditori prestanome compiacenti e imprese pronte ad accaparrarsi benefici fiscali non spettanti”: tracciata dalle Fiamme Gialle etnee “la commercializzazione di oltre 25 milioni di euro di crediti fittizi di cui oltre 9,5 milioni utilizzati per indebite compensazioni”.
Piazza è stato indagato in quanto la coop sarebbe stata, secondo la Procura etnea “beneficiaria della cessione di crediti IVA
fasulli utilizzati per la compensazione di 1 milione di euro di debiti erariali”.
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