Pubblicato il 21/07/2020
CRONACA

Guardia di Finanza - Catania: denunciati 4 percettori del reddito di cittadinanza: percepiti illecitamente circa 28.000 euro



Uno dei quattro non aveva dichiarato la convivenza con la madre, lavoratrice retribuita e proprietaria dell’immobile; tre percettori hanno taciuto di appartenere alla stessa famiglia anagrafica, figurando quindi come nuclei familiari “indipendenti”. Una delle persone denunciate, addirittura, da qualche mese non vive neanche più in Sicilia, essendosi trasferita a Milano.


I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito di un controllo eseguito in materia di reddito di cittadinanza, hanno segnalato alla Procura della Repubblica etnea 4 soggetti, tutti residenti nel Comune di Trecastagni (CT), per il reato previsto dall’art. 7 c. 1 del D. Lgs. n. 4/2019, che punisce l’utilizzo di false dichiarazioni nei modelli di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentati per l’ottenimento del beneficio economico.

Ai finanzieri della Tenenza di Acireale, nel corso dell’esame degli elenchi dei percettori, non è sfuggita la presenza di più beneficiari residenti presso il medesimo numero civico di una via del Comune etneo: a seguito degli opportuni approfondimenti, è stato accertato che su 10 persone, appartenenti a 2 distinti nuclei familiari residenti sui due piani dello stesso fabbricato, ben 4 soggetti hanno ricevuto illecitamente il reddito. In un caso il richiedente ha omesso di dichiarare la convivenza con la madre, lavoratrice retribuita e proprietaria dell’immobile; nell’altro, invece, i tre percettori hanno taciuto di appartenere alla stessa famiglia anagrafica, figurando quindi come nuclei familiari “indipendenti”. Una delle persone denunciate, addirittura, da qualche mese non vive neanche più in Sicilia, essendosi trasferita a Milano.

Il controllo ha consentito di contestare l’illegittima percezione della somma di circa 28.000 euro.

L’attività del Corpo nel settore delle prestazioni sociali agevolate prosegue incessantemente, attraverso il dispositivo di prevenzione e repressione delle condotte finalizzate all’ indebito ottenimento di una importante misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. 

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