Pubblicato il 18/05/2016
POLITICA / AMMINISTRATIVE 2016

Il vescovo di Caltagirone ai cittadini del Calatino: «Siate liberi nel vostro voto»



di Giacomo Belvedere

«In punta di piedi, e senza voler per nulla interferire o orientare la libera espressione del voto dei cittadini mi permetto, nell’attuale grave situazione sociale ed economica che vivono le comunità del territorio, di rivolgere alcuni spunti di riflessione a tutti coloro che hanno scelto di candidarsi alla carica di sindaco o al consiglio comunale». Così inizia la lettera aperta del vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri sulle prossime elezioni amministrative del 5 giugno. Il vescovo calatino ha ritenuto che, in qualità di pastore della Chiesa calatina, non poteva stare a guardare il corso degli eventi, come se non riguardassero affatto la comunità  ecclesiale, e ha preso carta e penna, scrivendo una lettera aperta a tutti i candidati a Sindaco, ai candidati al Consiglio comunale e agli Assessori designati dei comuni di Caltagirone, Grammichele e Ramacca, che si preparano ad eleggere i nuovi organi di amministrazione e governo locale, richiamando tutti e ciascuno ad adempiere  responsabilmente il dovere civico della partecipazione al  voto.

Mons. Peri non è nuovo a simili interventi in campo sociale e politico. Il 21 agosto 2014 scrisse una lettera al premier Renzi e al Presidente della regione Sicilia Crocetta, chiedendo loro di non lasciare i Comuni soli a dover affrontare la difficile crisi economica e sociale. E, nel corso del suo mandato pastorale, più volte ha voluto incontrare gli amministratori per un confronto sui temi più scottanti per i cittadini. Noti sono i suoi pronunciamenti a sostegno del territorio e dei cittadini più deboli della popolazione, come pure le sue posizioni fuori dal coro sulla vicenda Muos e le forti critiche sul sistema di accoglienza dei migranti, che nel Calatino vede la presenza ingombrante del Cara di Mineo, sotto inchiesta da parte di tre Procure, Roma, Catania e Caltagirone. 

Segno di un’attenzione e sensibilità del pastore della Chiesa calatina mai venute meno. In vista della prossima tornata elettorale, inoltre, l’Ufficio di pastorale sociale della Diocesi ha promosso, nei tre Comuni toccati dalle elezioni amministrative, tre momenti di confronto tra tutti i candidati a Sindaco: il 23 maggio a Grammichele, il 24 maggio a Caltagirone e il 26 maggio a Ramacca.

La lettera aperta di mon. Peri è un intervento articolato e a tutto campo in 25 punti: ovviamente il vescovo calatino è consapevole della legittima autonomia della sfera politica da quella religiosa, non entra nel merito delle decisioni squisitamente amministrative né vuole dettare i temi dell’agenda politica, ma non rinuncia a dire la sua perché ognuno, per le responsabilità di propria competenza, si metta al servizio di un autentico bene comune, della solidarietà, della giustizia sociale e della corresponsabilità. 

«Osservate, giudicate – sono i consigli che mons. Peri dà ai cittadini elettori – e agite per la promozione dell’uomo e la difesa della sua dignità. Siate liberi nel vostro voto. Guardate a ciò che vi unisce e non a ciò che vi divide. Condividete il sogno e la profezia della speranza. Abbiate cura dei più piccoli e dei più fragili». A coloro che si candidano a governare la città chiede «uno stile rispettoso dell’avversario; i toni siano pure vivaci ma mai offensivi. Il confronto sia corretto e leale nei contenuti e nei metodi, evitando di trasformare la tornata elettorale in una corrida. La vita privata, gli orientamenti differenti, tutto ciò che non attiene alla sfera pubblica e alla campagna elettorale stia fuori dai comizi pubblici e/o privati». Poi un monito severo: «i programmi elettorali siano concretamente realizzabili: programmi e non promesse che non potranno essere mantenute o peggio ancora che si sa già di non potere o non volere mantenere. Sono in gioco la partecipazione e l’interesse dei cittadini per la politica e la credibilità dei politici».

Un appello forte perché la politica esca fuori dalle strettoie della mera gestione del potere o degli aridi tecnicismi, per volare alto e avere un respiro autenticamente umano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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