Pubblicato il 01/11/2020
POLITICA
ph. Andrea Annaloro

Caltagirone, Amministrative 2021: il centrosinistra si presenta unito ai nastri di partenza



Il centrosinistra caltagironese, lasciate da parte le passate incomprensioni, che lo hanno portato ad andare diviso alle scorse tornate elettorali, sembra deciso a un cammino unitario, firmando un manifesto politico “La città che verrà”. E mentre dal centrodestra non arrivano ancora segnali di fumo, in attesa di sapere cosa farà il sindaco Ioppolo, sulle Amministrative 2021 pesa come un macigno un convitato di pietra, la pandemia da Covid-19: nessuno sa quale sarà il quadro epidemiologico la prossima a primavera, ma la città ci arriverà, anche nella migliore delle ipotesi di un regresso della pandemia, con le ossa rotte.   

di Giacomo Belvedere

Sono cominciate le grandi manovre in vista delle elezioni amministrative del 2021 a Caltagirone. Da giorni, ormai, ci sono contatti, incontri informali, rumors. C’è anche una prima candidatura a Sindaco: rompendo gli indugi, Luca Giarmanà di Cives si è autoproposto alla coalizione di centrosinistra. Una mossa prematura, che sa più di provocazione per smuovere le acque che di candidatura con reali possibilità di andare in porto. Le candidature “pesanti” come il “carico” nel gioco della briscola,  solitamente si scoprono solo alla fine.

Ma sulle Amministrative 2021 pesa come un macigno un convitato di pietra la pandemia da Covid-19, che allunga la sua ombra inquietante sulla prossima tornata elettorale. Il contagio è in espansione anche nella città della ceramica e potrebbe costituire un fattore perturbativo dell'esito elettorale di non poco conto. Nessuno ha la sfera di cristallo per poter prevedere quale sarà il quadro epidemiologico la prossima a primavera, a cui la città arriverà, anche nella migliore delle ipotesi di un regresso della pandemia, con le ossa rotte.   

Intanto, mentre sul fronte del centrodestra non si registrano ancora iniziative pubbliche comuni e si attende di sapere quali decisioni prenderà il sindaco Ioppolo (che in verità ha sempre negato sono ad ora l’ipotesi di una sua seconda candidatura a Palazzo dell’Aquila), ieri le varie sigle del centrosinistra caltagironese sono uscite ufficialmente allo scoperto lanciando “un manifesto politico manifesto politico proposto dal Partito Democratico, Caltagirone Bene in Comune, CIVES e liberi cittadini per la costruzione di un percorso civico in vista delle prossime elezioni amministrative a Caltagirone”.

Sembrano quindi sopiti malumori e incomprensioni che in passato avevano portato il centrosinistra calatino ad andare in ordine sparso alle elezioni. Le due brucianti sconfitte alle due tornate elettorali precedenti, probabilmente hanno portato consiglio. Ma siamo solo all’alba di un cammino unitario, che sarà messo alla prova dei fatti al momento di individuare nomi e candidature. E si vedrà se davvero il centrosinistra calatino ha svoltato pagina.

“In questi anni – si legge nell’incipit del manifesto “La città che verrà” - la nostra Caltagirone ha visto un lento e progressivo declino che pian piano ha fatto affievolire ogni possibile spinta in avanti, ogni possibile idea di futuro, relegandola a ruoli marginali”.

Per tali ragioni il centrosinistra calatino guarda al “coinvolgimento della società civile e delle tante energie positive presenti soprattutto tra i giovani e nel mondo del volontariato e dell’associazionismo, per definire una nuova e condivisa idea di città che sappia porre le basi per una nuova visione politica e amministrativa, in grado di fermare questa drammatica fase di deriva e porre le basi per una nuova stagione ispirata a riscatto e buon governo”.

LAVORO, SCUOLA, SANITÀ, LEGALITÀ sono “le parole d’ordine in grado di qualificare e contraddistinguere la città che verrà”.

“Per questa ragione – continua -, Cittadini volenterosi, Partito Democratico, Cives e Caltagirone Bene In Comune, ritengono necessario e urgente dar vita a una coalizione civica aperta alla città, in grado di coinvolgere le migliori energie e intelligenze della nostra comunità, per costruire una aggregazione che sappia dar voce alle donne e agli uomini che rivendicano con forza il diritto di vivere in una città diversa, migliore”.

Queste alcune proposte: “la ZES zona economica speciale dell’Area di Sviluppo Industriale e la Strategia SNAI per le aree interne, sono strumenti di vitale importanza per lo SVILUPPO LOCALE del nostro territorio in grado di immettere nel tessuto economico nuovi investimenti e conseguente creazione di nuovi stabili posti di lavoro”.

Una politica di sviluppo che veda protagonista il Comune di Caltagirone nel  comprensorio del Calatino Sud Simeto, “attraverso politiche di rete che siano in grado di superare e archiviare l’attuale fase di autoreferenzialità che da anni crea nocumento all’intero sistema economico”, con interventi che facciano di Caltagirone una “città che guarda all’EUROPA, utilizzando gli strumenti e i finanziamenti che ci mette a disposizione, una comunità consapevole alla quale dobbiamo garantire SERVIZI di qualità, WELFARE che si prenda cura degli ultimi, dei più deboli, delle tante e dei tanti cittadini che hanno bisogno di aiuto e sostegno. DIGITALIZZAZIONE, CULTURA, TURISMO, AMBIENTE debbono diventare azioni concrete e scelte definite della nostra città”, i nome dei valori della “SOLIDARIETÀ e ACCOGLIENZA, a VALORIZZAZIONE e RECUPERO DELL’ESISTENTE”.

“Chiediamo alla città – conclude il manifesto - di condividere un percorso civico destinato a costruire un FUTURO comune per superare un presente difficile, apatico, che se non arrestato, rischia di fare precipitare Caltagirone nell’oblio. Serve CORAGGIO, VOGLIA, DETERMINAZIONE, VISIONE, UMILTA’. Vi chiediamo di farlo insieme a noi”.

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