Pubblicato il 27/08/2021
CRONACA

Covid in Sicilia: stavolta non si scappa dalla zona gialla



L’ufficialità si avrà oggi pomeriggio, al tavolo tecnico che monitora settimanalmente la situazione della pandemia in Italia. Ma c’è poco da sperare in un repentino “miracolo” come è avvenuto la scorsa settimana: dal 30 agosto la Sicilia, prima regione italiana, entra in zona gialla. La Regione ha, infatti,  ampiamente sforato tutti i parametri. Comiso e Vittoria si aggiungono a Barrafranca e Niscemi in zona arancione.

di Giacomo Belvedere

L’ufficialità si avrà oggi pomeriggio, al tavolo tecnico che monitora settimanalmente la situazione della pandemia in Italia. Ma c’è poco da sperare in un repentino “miracolo” come è avvenuto la scorsa settimana: dal 30 agosto la Sicilia, prima regione italiana, entra in zona gialla. La Regione Siciliana ha, infatti,  ampiamente sforato tutti i parametri. Ricordiamo che è necessario che si verifichino alcune condizioni perché una Regione passi alla colorazione gialla: l'incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento.

In sostanza, la zona gialla è una zona bianca rafforzata: all'aperto torna obbligatorio l'uso della mascherina ad eccezione per i bambini sotto i sei anni e di chi soffre di una patologia incompatibile con l'uso della mascherina. Non è obbligatorio indossarla mentre si fa attività sportiva.

Sono consentiti gli spostamenti tra territori (comuni, province, regioni) purché ricadenti entrambi in zona bianca o gialla. Non c'è coprifuoco.

Secondo l’ultimo aggiornamento dei dati Covid del 26 agosto 2021 forniti dal monitoraggio dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari), la Sicilia ha un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva Covid dell’11% (in Italia il 6%). È del 20% il tasso di di occupazione dei posti letto Covid in area medica (in Italia il 7%). Inoltre, secondo i dati della fondazione Gimbe, nella settimana 18-24 agosto la Regione Siciliana ha registrato un incremento percentuale dei casi totali di contagio da SARS-CoV-2 del 3,7%. Negli ultimi 14 giorni ( 11-24 agosto) si rileva un'incidenza di 344 casi positivi per 100.000 abitanti.


Sembra dunque che nemmeno un miracolo potrebbe cambiare questi dati. La Regione aveva evitato d’un soffio la scorsa settimana il passaggio in giallo.  Come per un gioco di prestigio, la percentuale di posti Covid occupati in terapia intensiva si era abbassata al di sotto della soglia critica per passare in giallo. Probabilmente l’aumento dei posti letto Covid e anche i criteri più “elastici” per dimettere i malati Covid dai reparti, avevano fatto calare la percentuale e evitare la zona gialla: ma un aumento dei posti letto Covid a discapito dei posti letto ordinari sa tanto di giuoco delle tre carte, per “salvare la stagione turistica”. Dati “dopati”, insomma, che oggi non reggono più all’urto della dura realtà: la regione è il fanalino di coda per numero di vaccinati ed è in testa da giorni in Italia per numero di nuovi contagiati. Solo chi soffre della sindrome dello struzzo potrebbe negare che non vi sia alcuna correlazione.


Che alla zona bianca, per via del gioco delle tre carte, non credesse nessuno, lo testimonia il fatto che il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è dovuto correre ai ripari con due successive ordinanze, che in sostanza hanno decretato la zona gialla per alcuni comuni.

Con l’ordinanza n. 85 del 22 agosto 2021 sono stati 55 i Comuni in Sicilia per i quali si sono dovute adottare restrizioni anti Covid più severe. I 55 Comuni hanno, infatti, una bassa percentuale di vaccinati, inferiore al 60 per cento del totale della popolazione vaccinale. E, come se non bastasse, hanno una incidenza di contagi nei sette giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100 mila abitanti.

Sono restrizioni da zona gialla (anche se nell’Ordinanza si evita accuratamente di utilizzare il termine): si è reintrodotto l’obbligo di mascherine all’aperto nei contesti di presenza di molti cittadini (quali ad esempio le strade) e si sono ribaditi il divieto di assembramento in pubblico e le misure di contenimento per gli eventi privati (tampone nelle 48h antecedenti). Per i Comuni di Barrafranca e Niscemi, inoltre, su proposta delle Asp competenti, è stata disposta la più gravosa misura della “zona arancione” (secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali) alla luce del numero preoccupante dei contagi. 

Con la successiva ordinanza n. 86 del 26 agosto 2021, si sono introdotte le restrizioni da "zona arancione", previste dalla normativa nazionale, in due Comuni del Ragusano: si tratta di Comiso e Vittoria. Il provvedimento sarà valido da sabato 28 agosto e fino a lunedì 6 settembre compreso. La decisione si è resa necessaria per contenere i contagi da coronavirus nei territori coinvolti.


Questi i Comuni interessati dall’ordinanza  l’ordinanza n. 85 del 22 agosto 2021, raggruppati per territorio:
nell'Agrigentino: Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa;
nel Nisseno: Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi; 
nel Catanese: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant'Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande;
nell'Ennese: Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia;
nel Messinese: Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena;
nel Palermitano: Capaci, Cinisi, Terrasini;
nel Ragusano: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Vittoria; 
nel Siracusano: Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino;
nel Trapanese: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Commenta
Il tuo commento verrà pubblicato previa approvazione. Soltanto il nickname sarà visibile a tutti gli utenti.