Pubblicato il 27/08/2021
CRONACA

Covid, Sicilia maglia nera in Italia con 1.681 nuovi casi (quasi 10 mila in una settimana): adesso è in giallo



La Sicilia è l’unica regione italiana che passa in giallo, avendo sforato tutte e tre le soglie critiche: il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive è il 12,1%; il tasso di occupazione dei posti letto in area medica non critica è 19,4%; l’incidenza (20-26 agosto) è di 200,7 casi per 100mila abitanti. In testa ai contagi la provincia di Catania (+353). I positivi a Caltagirone sono 241 (13 in più di ieri).

Era nell’aria, adesso è ufficiale. La Sicilia è l’unica regione italiana che passa in giallo, avendo sforato tutte e tre le soglie critiche: secondo il monitoraggio dell’ISS, infatti, il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive è infatti il 12,1%, al di sopra la soglia per restare in bianco del 10%; il tasso di occupazione dei posti letto in area medica non critica è 19,4%, al di sopra la soglia del 15%; l’incidenza (20-26 agosto) è di 200,7 casi per 100mila abitanti, molto al di sopra della contro la soglia di 50.


La regione resta stabilmente la maglia nera per i contagi Covid con 1.681 nuovi casi nelle ultime 24 ore (271.351 totali, +9.888 nell’ultima settimana), più del doppio della seconda regione, la Toscana, che ha 752 nuovi casi. Sono 22.589 i tamponi somministrati, comprensivi di molecolari (9.085) e antigenici rapidi (13.504). Il tasso di positività sui molecolari (l’unico dato significativo, dal momento che i casi identificati dagli antigenici sono pari a 0) è 18,50%.  In testa ai contagi la provincia di Catania.

Dei 26.525 attualmente positivi (+415 nelle 24 hh e +5.260 nell’ultima settimana), 881 sono ospedalizzati (+26 nelle 24 hh. e +135 nell’ultima settimana), di cui 103 in terapia intensiva (+0 nelle 24 hh. e +20 nell’ultima settimana), 25.644 in isolamento domiciliare (+389 nelle ultime 24 hh. e +5.125 nell’ultima settimana). Dall’inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 5.699.324, comprensivi di tamponi molecolari e antigenici. Nell’ultimo monitoraggio dell’ISS, relativo al periodo 16 agosto – 22 agosto l’indice Rt nazionale calcolato sui casi sintomatici è in calo: 1.01 rispetto all’1.1 della scorsa settimana. Uno studio del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche dell’Università di Palermo, relativo al periodo 17.07.21-26.08.21 dà per la Sicilia un indice Rt 1.11 (era 1.20 una settimana fa).

Oggi 1.255 i guariti/dimessi: il totale sale a 238.541 (+4.544 nell’ultima settimana). Cala la percentuale dei guariti rispetto ai casi totali: 87,91% (una settimana fa era 89,49%), al di sotto della percentuale nazionale, che oggi è 94,08%.

Oggi si registrano 11 decessi. Il totale è 6.285. Sono +84 nell’ultima settimana. In calo il tasso grezzo di letalità: oggi è 2,31% (una settimana fa era 2,37%). Un dato ancora al di sotto della percentuale nazionale, che oggi è il 2,85%. La regione Sicilia comunica che i deceduti dichiarati oggi si riferiscono ai seguenti giorni: n. 3 il 26/08/21 - n. 7 il 25/08/21 - n. 1 il 24/08/21.

Questa la distribuzione dei casi totali e delle variazioni giornaliere nelle province siciliane:

Palermo: 78.040 (329)

Catania: 67.516 (353)

Messina: 29.975 (18)

Siracusa: 19.865 (233)

Ragusa: 17.876 (308)

Trapani: 17.296 (126)

Caltanissetta: 16.408 (94)

Agrigento: 16.010 (133)

Enna: 8.365 (87)

In testa ai contagi la provincia di Catania.

DATI CALTAGIRONE

Ancora in crescita i "numeri" del Covid a Caltagirone, in linea con una Sicilia che, purtroppo, il 30 agosto si accinge a entrare in zona gialla: a Caltagirone, come comunicato dall'Asp di Catania, i positivi sono 241 (13 in più di ieri), 9 dei quali in ospedale (come ieri), 232 in isolamento domiciliareÈ il segno inequivocabile che così non va e che servono ben altri comportamenti, molto più responsabili, per invertire la rotta. E, ovviamente, occorre continuare a vaccinarsi, perché col vaccino, come si evince dai dati sia nazionali che locali (che indicano in quanti non hanno protezione vaccinale i soggetti più a rischio), si evitano le conseguenze peggiori.

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