Pubblicato il 09/09/2021
POLITICA

Elezioni Caltagirone, il centrodestra si ricompatta: sarà duello tra Gruttadauria e Roccuzzo per Palazzo dell’Aquila



Dopo l’endorsement  di Alparone, che ha ritirato la sua candidatura per sostenere quella di Gruttadauria, è la volta del candidato a sindaco Salvo Romeo, di Fratelli d’Italia, che si dice “disponibile a costruire progetto unitario di centrodestra che possa essere rappresentato dall’Arch. Sergio Gruttadauria”.


di Giacomo Belvedere

“Il circolo di Fratelli d’Italia di Caltagirone comunica la disponibilità a partecipare alla costruzione di un progetto unitario di centrodestra che possa essere rappresentato dall’Arch. Sergio Gruttadauria già indicato quale candidato sindaco dalle altre forze politiche alternative alla sinistra. FdI ha sempre sostenuto, in tutte le sedi, la necessità di raggiungere l’unità del centrodestra, un valore, quest’ultimo, da preservare ed alimentare ancora di più, affinché l’alleanza risulti credibile e possa assicurare il buon governo della Città”. Dopo l’endorsement di Massimo Alparone, che ha ritirato la sua candidatura per sostenere quella di Sergio Gruttadauria, è la volta del candidato sindaco Salvo Romeo, di Fratelli d’Italia.

Si sistemano dunque gli ultimi tasselli del puzzle: definita la griglia di partenza della corsa che porta alla conquista di Palazzo dell’Aquila a Caltagirone. Sarà duello all'ultimo voto tra Gruttadauria e Roccuzzo alle Amministrative del 10-11 ottobre prossimo. A questi due candidati va aggiunto l’outsider Roberto Gravina, candidato a sindaco della lista “Sempre e per sempre”, costretto a rimanere all’angolo, di fronte a due candidature forti di un ampio schieramento.


GRUTTADAURIA - Gruttadauria può contare, infatti, sull’appoggio di Forza Italia, della Democrazia Cristiana, di recente resuscitata da Totò Cuffaro, e della lista civica "Il Quadrifoglio"; a cui si aggiungono le due liste civiche “Caltagirone Domani” e “Caltagirone al Centro” dei lombardiani di Massimo Alparone e di “Diventerà Bellissima” del sindaco uscente Gino Ioppolo;  ed oggi anche di Fratelli d’Italia e della lista civica “Muoviti Caltagirone”, che sostenevano Romeo.


ROCCUZZO - Il centrosinistra, già a gennaio scorso, si era ricompattato attorno alla candidatura di Fabio Rocuzzo, che aveva bruciato le tappe e ufficializzato la sua candidatura il 17 gennaio. Roccuzzo guida la coalizione “Caltagirone che verrà”, che raggruppa Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Azione e 4 civiche: “Futura Caltagirone”, “Cittadini Volenterosi Caltagirone”, “Cives”, “Caltagirone Bene In Comune”, questa’ultima lista di riferimento del candidato Sindaco.

DECISIVO IL PRIMO TURNO - A questo punto sarà decisivo  il primo turno: per la legge elettorale siciliana si richiede il quorum più basso del 40% per essere eletto sindaco. Se due candidati raggiungessero o superassero entrambi il quorum, vincerebbe chi ha totalizzato più voti. È dunque assai probabile che le elezioni si decidano già in prima battuta, a favore del candidato che avrà il maggior numero di voti. Ed è anche facilmente ipotizzabile che il voto disgiunto (si possono votare infatti candidati e sindaco appartenenti a coalizioni diverse) sarà frenato dalla logica delle cose: troppo rischioso, infatti, per i candidati al Consiglio comunale che il proprio candidato a sindaco perda le elezioni al primo turno. Qualora nessuna lista o coalizione di liste abbia raggiunto al primo turno il 50% più uno dei voti (previsione che assai difficilmente sui verificherà), le liste collegate al sindaco vincente ottengono il premio di maggioranza del 60% dei seggi disponibili. Un meccanismo che, data l’eventualità che la tornata elettorale si risolva in prima battuta, spingerà gli aspiranti consiglieri a limitare al massimo il voto disgiunto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Commenta
Il tuo commento verrà pubblicato previa approvazione. Soltanto il nickname sarà visibile a tutti gli utenti.