La prima udienza del processo si terrà il prossimo 10 maggio davanti la Terza sezione penale del Tribunale. Nel secondo troncone della stessa inchiesta 'Università bandita' la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di altre 45 persone, la cui posizione era stata stralciata dal fascicolo principale. È attesa la decisione del Gup Simona Ragazzi.
Il GUP di Catania, Marina Rizza, decidendo sul primo dei due processi sugli illeciti commessi in ambito universitario e consistiti nell’alterazione dei bandi e delle procedure per la selezione del personale docente, ha disposto ieri il rinvio a giudizio per quarantadue capi d’imputazione elevati nei confronti di due ex Rettori dell’Università di Catania e di otto Capi dipartimento dello stesso Ateneo. I reati contestati, a vario titolo, sono l'abuso d'ufficio e il falso e per due imputati, Basile e Drago, anche la corruzione per atti contrari ai propri doveri.
Il processo definito ieri ha riguardato complessivamente dieci soggetti: due ex rettori, i professori Francesco Basile e Giacomo Pignataro, sette capi di dipartimento (rinviati a giudizio), Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi e Giuseppe Sessa, oltre al prorettore (giudicato in abbreviato), il professore Giancarlo Magnano di San Lio.
Il GUP ha, invece, deciso per il non luogo a procedere con riferimento al contestato reato associativo.
Nell’ambito dello stesso procedimento, il Gup Rizza ha assolto dall'associazione per delinquere e da due episodi di turbata libertà di scelta del contraente il professore Giancarlo Magnano di San Lio, che ha fatto accesso al rito abbreviato, e lo ha condannato a un anno e due mesi, pesa sospesa, per abuso d'ufficio, pesa sospesa, in relazione alla formazione di un bando per un posto di professore di prima fascia presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche per il settore scientifico disciplinare “Diritto Romano e Diritti dell’antichità”.
“La sentenza del GUP – commenta il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro - sebbene non abbia
riconosciuto l’esistenza di un’associazione rilevante ai sensi dell’art. 416
c.p. (decisione per la quale questa Procura valuterà, lette le motivazioni,
eventuali gravami) - fornisce un importante riscontro all’ipotesi accusatoria
in merito all’esistenza di un diffuso sistema di illegalità all’interno delle
istituzioni universitarie catanesi”.
La prima udienza del processo si terrà il prossimo 10 maggio davanti la Terza sezione penale del Tribunale
Nel secondo troncone della stessa inchiesta 'Università
bandita' la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di altre 45 persone, la cui
posizione era stata stralciata dal fascicolo principale.
È attesa la decisione del Gup Simona Ragazzi.
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