Pubblicato il 14/10/2021
CRONACA

Caltagirone, fallisce il piano di depredare un’azienda agricola: un arrestato e due ricercati



Nella notte l’uomo, unitamente a due complici, aveva puntato un’azienda agricola sita nella contrada Balchino ma l’impianto antintrusione collegato ad una società di vigilanza privata, ha allertato il personale della vigilanza privata, consentendo il tempestivo intervento dei Carabinieri, immediatamente accorsi.


I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Caltagirone, nella flagranza di reato, hanno arrestato un 43enne di Carlentini (SR), ritenuto responsabile di tentato furto aggravato.

Nella notte l’uomo, unitamente a due complici, aveva puntato un’azienda agricola sita nella contrada Balchino ma, purtroppo per loro, l’impianto antintrusione collegato ad una società di vigilanza privata, hanno posto le basi per un tempestivo intervento dei Carabinieri, immediatamente accorsi.

Il personale della vigilanza privata infatti, riscontrato che era in atto un tentativo di furto, ha avvertito il responsabile dell’azienda e la centrale operativa dei Carabinieri che, quasi in concomitanza, sono arrivati sul posto individuando nei pressi dell’azienda una Fiat Punto condotta da un uomo che, come inizialmente descritto dalla guardia giurata giunta, aveva un faro anteriore ed uno posteriore non funzionanti.


I militari hanno azionato sirena e lampeggianti ma il conducente della Punto, invece che fermarsi, ha inteso sfuggirgli loro ma il suo tentativo è stato reso vano da una manovra a chiusura con la gazzella che ha così loro permesso di bloccarlo.

La perquisizione effettuata all’interno dell’autovettura ha permesso di verificare la presenza di 2 giubbotti ed altrettanti berretti verosimilmente appartenenti ai due complici tuttora attivamente ricercati del 43enne, i quali nel frattempo, dopo aver forzato la serratura di un capannone e tagliato i fili del sistema d’allarme, stavano per razziare all’interno del perimetro dell’azienda agricola un autocarro, una fresa per concime ed un muletto che aveva ancora il motore acceso al momento dell’arrivo dei militari.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.

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