Pubblicato il 19/09/2018
SOCIETÀ
ph. Andrea Annaloro

Denise Ragusa: la 24enne calatina che a Londra lotta contro leucemia infantile



Diplomatasi nel 2013 con il massimo dei voti al Liceo “Secusio” di Caltagirone, ha proseguito gli studi presso la Brunel University di Londra, dove ha conseguito la Laurea in Scienze biomediche, rivelandosi la migliore laureata dell’anno. A ottobre una nuova avventura: sviluppare un modello in vitro che imiti un raro sottotipo di leucemia infantile, la leucemia mieloide acuta, utilizzando la tecnologia di modifica del genoma.


Ha 24 anni, ma un curriculun di  tutto rispetto. Si tratta di Denise Ragusa, la 24enne calatina migliore laureata dell’anno alla Brunel University e ora ricercatrice anti-tumori a Londra (lavora per scoprire l’antidoto a una rara forma di leucemia infantile). La giovane ricercatrice calatina  è stata ricevuta oggi in municipio, nell’ufficio del primo cittadino, dal sindaco Gino Ioppolo, che si è congratulato personalmente con lei, “una vera eccellenza che rappresenta un motivo d’orgoglio per la nostra città e un positivo esempio di determinazione e impegno”.

Diplomatasi nel 2013 con il massimo dei voti al Liceo “Secusio” di Caltagirone, Denise Ragusa ha proseguito gli studi presso la Brunel University di Londra dove ha conseguito la Laurea in Scienze biomediche. Nell'ottobre 2018, avvierà un progetto di dottorato finanziato per sviluppare un modello in vitro che imiti un raro sottotipo di leucemia infantile utilizzando la tecnologia di modifica del genoma.


Il suo sogno nel cassetto? “Diventare un esperto in coltura cellulare, imaging a fluorescenza e nello sviluppo di modelli in vitro, con particolare attenzione all'oncologia e alla ricerca e sviluppo farmacologico”. Una ricerca d’avanguardia che studia le anomalie cromosomiche nella leucemia mieloide acuta; gli effetti dell'acido folico sui linfociti e la correlazione con i tumori ematologici;  e prevede la coltura di linee cellulari di mammifero, la preparazione del DNA genomico e plasmidico, la preparazione e osservazione dei cromosomi in metafase, l’ibridazione in situ di fluorescenza e l'analisi di imaging con microscopia a fluorescenza. Non resta che augurarle buona fortuna.

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