Pubblicato il 03/10/2018
ATTUALITÀ

Cara di Mineo: è emergenza occupazione. I consiglieri calatini lanciano un appello per il lavoro e lo sviluppo



Il 1 ottobre c'è stato il passaggio di consegne tra i vecchi e i nuovi gestori del mega centro di accoglienza in contrata Cucinella. Ed è saltata la prevista clausola di salvaguardia volta a preservare i livelli occupazionali. Con il nuovo capitolato d’appalto si taglia sul personale, ridotto da 302 a circa 80 unità. È la denuncia di un gruppo di consiglieri del Calatino.


È allarme occupazione al Cara di Mineo. Il 1 ottobre, infatti, c'è stato il passaggio di consegne tra i vecchi e i nuovi gestori del mega centro di accoglienza in contrata Cucinella. Il primo lotto (fornitura e servizi alla persona, gestione amministrativa e registrazione stranieri, assistenza generica e sanitaria alla persona, valore del lotto euro 16.898.040,00) è stato aggiudicato alla Cooperativa Badia Grande di Trapani, capofila di un Rti che comprende la Fondazione San Demetrio di Piana degli Albanesi, il Consorzio Agri.Ca di Agrigento, aderente alla confcooperative, la Chiron di Catania e il Consorzio Aretè di Trapani; il secondo lotto, il più corposo (fornitura pasti, valore del lotto euro 19.710.000,00) alla Cascina Global Service S.R.L. di Roma; il terzo lotto (servizio di pulizia ed igiene ambientale, valore del lotto euro 3.525.548,00) al Consorzio Progetto Multiservizi di Roma; il quarto lotto (fornitura di effetti letterecci, vestiario, prodotti per l’igiene, indumenti esterni vari, indumenti, calzature, articoli da viaggio e accessori, asciugamani, biancheria intima, prodotti per la cura personale, valore del lotto euro 9.808.200,00) al Hospital Service s.r.l. di Mozzagrogna in provincia di Chieti.


Con il nuovo capitolato d’appalto si taglia sul personale. È saltata, infatti, la prevista clausola di salvaguardia volta a preservare i livelli occupazionali, che stabiliva che «gli aggiudicatari si impegnano ad assorbire nel proprio organico il personale operante nei centri come previsto dall’articolo 50 del Codice, nel rispetto dei principi dell’Unione Europea, in particolare della libera concorrenza, nonché della libertà di iniziativa economica di cui all’art. 41 della Costituzione Italiana, ferma restando l’applicazione dei CCNNLL del settore di cui all’art. 51 del Decreto Legislativo 15 giugno 2015 n. 81».


Ai circa 200 lavoratori non riassorbiti dai nuovi gestori, che chiedono tutele per il lavoro, è arrivata oggi la solidaretà di un gruppo di Consiglieri comunali dei Comuni del Calatino, che hanno indetta nella sala “Arturo Vella” del Palazzo municipale di Caltagirone una conferenza stampa, nel corso della quale è stato presentato l’Appello istituzionale per il lavoro e lo sviluppo nelle terre del CARA di Mineoe le proposte che si intendono presentare al Governo centrale, utili a salvaguardare i lavoratori che hanno subito il licenziamento al CARA di Mineo e avviare una rivendicazione a favore del futuro delle comunità locali del Calatino.


Questo il testo dell'Appello:


Nel 2011 il governo decise di insediare nel territorio del comune di Mineo, il più grande centro d’accoglienza d’ Europa destinato ai richiedenti asilo, incurante dell’allora protesta dei sindaci e di una larga fascia della popolazione locale. Oggi, a distanza di circa 7 anni, lo stesso governo, con le scelte compiute con la nuova gara d’appalto – in un clima generale di assoluta ostilità all’accoglienza – sta decretando la morte di un intero territorio.


Con il nuovo capitolato d’appalto si risparmia solo sulla voce del personale, ridotto da 302 a circa 80 unità, decidendo in maniera scellerata di rinunciare alla compresenza degli operatori in turno e azzerando tutti i servizi di integrazione sociale.


Oggi, non conoscendo ancora quale impatto avrà la nuova gestione sulla convivenza degli ospiti nel centro, dato che agli stessi non saranno più garantiti i servizi ai quali fino ad oggi sono stati abituati, il nostro territorio rischia gravi problemi di ordine pubblico e sicurezza, ma di sicuro, a causa dei pesanti licenziamenti in corso, l’economia del Calatino Sud – Simeto sarà fortemente impoverita.


Allora, invitando i sindaci e i parlamentari nazionali eletti in questo territorio ad essere i primi rappresentanti delle nostre proposte, noi chiediamo al governo nazionale:


  • Il ripristino dei servizi essenziali utili alla integrazione dei migranti nel territorio (assistenza all’infanzia, il “punto mamma” per le famiglie, il potenziamento dell’insegnamento della lingua, la frequenza nella scuola pubblica, ….) attraverso l’approvazione di un progetto dedicato al CARA di Mineo, da finanziare con i fondi FAMI già nella disponibilità del Ministero dell’Interno, garantendo così continuità occupazionale a tanti operatori che oggi stanno subendo il licenziamento;

  • La istituzione di una “zona franca speciale” compensativa dello stato di depressione economica che oggi la scelta del governo sta determinando nel territorio dei 15 comuni del comprensorio del Calatino Sud – Simeto;

  • Ammortizzatori straordinari in deroga a beneficio dei lavoratori licenziati che vanno accompaganti nella ricerca di un nuovo posto di lavoro, anche incentivando eventuali iniziative di auto imprenditorialità.


Laddove il governo nazionale non dovesse intervenire chiediamo ai Sindaci del comprensorio del Calatino Sud – Simeto di promuovere una causa civile, portando in tribunale il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Interno, per chiedere ed ottenere un risarcimento economico a beneficio delle comunità locali e delle loro popolazioni”.



I Consiglieri comunali promotori


F.to Marco Failla – Consigliere del Comune di Caltagirone


F.to Giusy Infantino – Consigliere del Comune di Mineo


F.to Mariella Simili – Consigliere del Comune di Mineo


F.to Carmela Pagana – Consigliere del Comune di Raddusa


F.to Simone Amato – Consigliere del Comune di Caltagirone


F.to Vincenzo Di Stefano – Consigliere del Comune di Caltagirone


F.to Francesco Polizzi – Consigliere del Comune di Caltagirone


F.to Roberto Gravina - Consigliere del Comune di Caltagirone


F.to Fabio Cusumano - Consigliere del Comune di Ramacca


F.to Giuseppe Lanzafame - Consigliere del Comune di Ramacca


F.to Maria Rosaria Arena - Consigliere del Comune di Ramacca


F.to Ilaria Bruno - Consigliere del Comune di Castel di Iudica


F.to Giovanni Tamburello - Consigliere del Comune di Mineo


F.to Elisa Privitera - Consigliere del Comune di Caltagirone


F.to Domenico Ribelle - Consigliere del Comune di San Michele di Ganzaria










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